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lunedì 21 maggio 2012

Yorkshire Pudding by Gordon Ramsay




Ingredients
4 large eggs
1 1/2 cups whole milk
1/2 teaspoon coarse salt
1 1/4 cups all-purpose flour
4 tablespoons vegetable oil (or beef drippings)


In a blender, combine the eggs, milk, flour, and salt. Blend until well combined and place in the refrigerator until ready to use (allow to rest for at least 30 minutes).
Preheat oven to 425°F.
Put 1 teaspoon of the oil (or beef drippings) into each section of a 12-hole Yorkshire pudding tray or muffin tray and put into the oven on the top shelf until very hot, almost smoking.
As soon as you take the tray from the oven, pour in the batter to three-quarters fill the tins (it should sizzle) and immediately put back into the oven.
Bake until the Yorkshire puddings are well risen, golden brown and crisp, 15 to 20 minutes. Don't open the oven door until the end or they might collapse.



Traduzione

Ingredienti
4 uova grandi
1 1/2 tazze di latte intero
1/2 cucchiaino di sale grosso
1 1/4 tazze di farina
4 cucchiai di olio vegetale (o colature di manzo)


In un frullatore, unire le uova, il latte, farina e sale. Mescolare fino a ben combinati e posto in frigorifero fino al momento dell'uso (lascia a riposo per almeno 30 minuti).
Preriscaldare il forno a 425 ° F.
Mettere 1 cucchiaino di olio (o strutto di manzo) in ogni sezione di un 12 buche vassoio Yorkshire pudding o vassoio muffin e mettere in forno sul ripiano più alto fino a molto caldo, quasi di fumare.
Non appena si prende il vassoio dal forno, versare la pastella a tre quarti riempire i barattoli (deve sfrigolare) e subito rimessi in forno.
Cuocere fino a quando le Yorkshire pudding sono ben lievitata, marrone dorato e croccante, da 15 a 20 minuti. Non aprire la porta del forno fino alla fine o che potrebbero crollare.

domenica 20 maggio 2012

La Profezie avevano previsto il Terrremoto del 20 Maggio

http://www.meteoweb.eu/2012/05/terremoto-previsto-dai-maya-a-nostradamus-le-tante-profezie-sul-20-maggio-giorno-di-eclissi-e-allineamenti-astronomici/134757/



Da giorni parliamo dell’eclissi di sole che si verificherà tra qualche ora e che seguiremo in diretta su MeteoWeb con immagini esclusive, foto e video, anche se dall’Italia non si potrà osservare: sarà visibile nell’Oceano Pacifico, dalla Cina al Giappone fino agli Stati Uniti d’America, e avrà una durata di circa sei minuti. Si tratta di un evento particolare poiché non sarà un’eclissi totale, bensì anulare e dai Paesi dell’oceano Pacifico sarà possibile osservare in cielo un anello luminoso molto suggestivo e affascinante, tanto che da settimane fervono i preparativi per poterla guardare nel modo migliore possibile. Il fenomeno inizierà stasera e si vedrà, in base alle varie zone, fino a domattina. Le popolazioni del Pacifico osserveranno uno spettacolare cerchio di fuoco che molti secoli fa era stato previsto dai Maya con incredibile precisione (20 maggio 2012), da grande popolo che aveva una cultura astronomica eccezionale per quei tempi (e non solo…).



L’eclissi di oggi, guarda caso, si verificherà sullo zenith della piramide di Chichén Itzá, eretta in onore di Kukulkan, una divinità venerata dal popolo mesoamericano, del quale gli stessi Maya attendevano il ritorno e il dono di pace e serenità.
Quella del 20 maggio 2012 è una data ciclica nel calendario Maya, anche perchè è il giorno in cui si stanno allineando le Pleiadi, il Sole e la Terra. Un allineamento, così come l’eclissi, che riuscirono a prevedere molto tempo fa con grandissima precisione.
Un detto di questo popolo antico recitava “come in alto, così in basso“: i Maya erano infatti convinti che quello che accadesse nell’universo condizionasse in modo determinante le dinamiche naturali della Terra, sia quelle meteo/climatiche che quelle geo/vulcaniche, come i terremoti.
Anche Nostradamus, molto tempo dopo, sembra aver previsto un forte terremoto proprio in questa data: “giorno 20 del Toro il suolo tremerà così forte, che aria, terra e cielo si oscureranno e i serpenti infedeli verranno sopraffatti da Dio. Grandi e improvvise inondazioni non permetteranno di trovare luoghi o terre sulle quali rifugiarsi, perchè l’onda raggiungerà il Fesulano olimpico“.
Infine il 9 agosto 2005 ad Oxfordshire comparve un misterioso disegno nel grano che mostrava chiaramente come sarebbe stato il cielo proprio oggi, 20 maggio 2012, con un’eclissi anulare di Sole e l’allineamento celeste.



Che significa tutto questo? Il terremoto di stanotte al nord Italia era stato previsto dai Maya e da Nostradamus? Assolutamente no, nessuno ha mai tramandato luogo e data di un violento sisma.
Ma la terra oggi ha tremato con violenza anche in Giappone, Cile e Brasile: solo casualità? E la giornata non è ancora finita …
A prescindere dalle suggestioni delle profezie, evidentemente un qualche rapporto tra gli eventi astronomici e i fatti terrestri esiste davvero, anche se ad oggi la scienza non riesce a spiegarlo ed a capirne le dinamiche. Non risulta difficile immaginare, però, che con i giganti passi avanti degli studi scientifici e delle scoperte tecnologiche, in un futuro la nostra civiltà possa scoprire qualcosa di importante in tal senso, magari ripercorrendo le tracce di antiche civiltà come i Maya che, molti secoli fa, da grandi osservatori del cielo e amanti della natura, avevano già individuato qualcosa.





I Maya e la Fine del Mondo

http://www.nextme.it/rubriche/misteri/2994-maya-tredicesimo-baktun

maya fine

Dunque, eravamo rimasti alla profezia Maya che vorrebbe la fine del mondo proprio per questo 2012. E se il countdown è iniziato, con buona pace degli scettici, ci sono studiosi che quella profezia la stanno ancora analizzando. In cerca di spiragli di speranza. E pare che una spiegazione ci sia. Sebbene infatti il calendario maya preveda per il 21 dicembre 2012 una fine, non si riferirebbe a quella del mondo, ma al termine di un ciclo. Ossia, il tredicesimo Bak’tun.
Secondo il cosiddetto “computo lungo”, il calendario maya che parte dal 3114 a. C., il ciclo Bak’tun sarebbe un periodo di circa 400 anni. La data che segna il termine del ciclo, non indicherebbe il passaggio ad un altro ciclo, bensì costituirebbe una evoluzione dell’intero sistema. “È la fine di un lungo periodo? Si. Ai Maya piaceva assistere alla fine di un lungo periodo. E la fine di un Bak’tun era il più grosso evento di questo tipo che potesse capitare. Ma prevedevano che coincidesse con la fine del mondo? No. Quello lo pensiamo noi”. A parlare è William Saturno, studioso di archeologia maya presso la Boston University.

Il solo riferimento scritto dell’ipotesi che prevedrebbe per il 21 dicembre la fine del tredicesimo Bak’tun sarebbe una tavoletta di pietra. Tale cimelio fu ritrovato nel sito archeologico di Tortuguero, nello stato messicano di Tabasco. Essendo in parte danneggiata, la tavoletta lascia ancora avvolto nel mistero quello che la sua iscrizione profetizza. Ma nonostante ciò, sono numerosi gli studiosi che ne hanno azzardato traduzioni e interpretazioni. La più accreditata risale al 1996 ad opera di Stephen Houston della Brown University e David Stuart della Austin University, in Texas. Per entrambi gli studiosi, l’iscrizione indicherebbe nel tredicesimo Bak’tun una fine durante la quale sarebbe sceso sulla terra un dio. Ignote le conseguenze a tale presenza sul pianeta.
Attorno a tale interpretazione furono dedicati libri e documentari e il mondo New Age letteralmente impazzì. Solo recentemente Houston e Stuart hanno rivisitato la traduzione, adducendo che tale iscrizione possa, in realtà, non dire nulla. Si tratterebbe, forse, di un semplice oggetto atto a celebrare il futuro. “È la struttura di molti antichi testi maya, compreso il Monumento 6 di Tortuguero”, conclude Stuart sulla tesi secondo la quale l’oggetto possa celebrare, in effetti, un evento passato in riferimento al passaggio verso il futuro. L’archeologo Saturno concorda sull’ipotesi che la tavoletta di Tortuguero indichi la discesa sulla Terra di un dio ad annunciare l’inizio di un ciclo e decretando la fine del vecchio mondo. Ma aggiunge: “Non è seguita da un testo che dice che ci sarà la fine del mondo, che il mondo finirà tra le fiamme… quello non si legge da nessuna parte”.
Tutta l’inquietudine che avvolge l’approssimarsi di tale data, non sarebbe altro che un modo creato dagli occidentali per chiedere alla saggezza di antiche civiltà risposte alle loro attuali condizioni. “Non hanno previsto il crollo della loro stessa civiltà. Non hanno previsto l’arrivo dei conquistadores spagnoli, tranquillizza Saturno sulle scarse capacità profetiche dell’antica civiltà Maya.
Se non erano in grado di prevedere la loro fine, come avrebbero potuto farlo riguardo alla conclusione stessa della vita sulla Terra?




Le Previsioni Maya

http://www.nextme.it/scienza/universo/3296-cielo-marzo


cielo marzo

Abbiamo iniziato con la Luna a barchetta, una rarità per le nostre latitudini. Poi sono seguiti i pianeti Giove e Venere a fare compagnia al nostro pallido satellite. Ma le sorprese non sono finite. Queste sere, mentre chiudete le finestre di casa, non dimenticate di alzare gli occhi al cielo. Il mese di marzo riserverà diversi appuntamenti astronomici particolarmente affascinanti.
Saranno infatti ben cinque i pianeti che, per tutta la metà del mese, saranno ben visibili ad occhio nudo. Oltre i già citati Venere e Giove, ci saranno anche Marte, Mercurio e Saturno. Nelle notti particolarmente limpide, basterà un piccolo binocolo o un semplice telescopio puntato verso il gigante gassoso Giove per scorgere e ammirare anche quattro dei suoi sedici satelliti (Ganimede, Callisto, Io ed Europa). Allo stesso modo, mirando Saturno, si potranno distinguere persino i suoi anelli. E come se non bastasse, la Luna sarà accompagnata nel suo viaggio notturno dalle luminosissime stelle Sirio, la più splendente visibile dalla Terra e la principale nella costellazione Canis Major, e Canopo, della costellazione meridionale della Carena.

È interessante sapere che era quasi un decennio che questo “incontro” di pianeti non aveva luogo. Esattamente dal 2004. "Per quanto non vi sia alcun valore scientifico particolare nel vedere questi oggetti contemporaneamente, è una stupenda opportunità per avere un senso della nostra collocazione nell'universo", afferma Geza Gyuk, astronomo dell'Adler Planetarium di Chicago. "È un po' come assistere a una lezione di astronomia in miniatura".
I cinque pianeti sorgeranno subito dopo il tramonto e saranno visibili fino a poco prima della mezzanotte. Per riconoscerli, occorrerà semplicemente seguire un ordine: da ovest, sarà riconoscibile Mercurio, seguito da Venere e Giove. Poco più tardi sorgerà Marte verso est fino a giungere a ovest alle prime luci dell'alba. Infine, dopo le 22, sarà la volta di Saturno che, da sud-est, arriverà alla sua massima altezza sull'orizzonte. "Tuttavia questi punti di luce sono considerati oggetti molto luminosi del cielo notturno, perciò vale la pena di godersi lo spettacolo con calma, lasciando che gli occhi si adattino all'oscurità, in modo da ottenere il meglio da questa esperienza", aggiunge Gyuk.
È il caso di ricordare, inoltre, le Pleiadi, ossia un gruppo di inconfondibili stelle azzurre visibili nella costellazione del Toro. Distanti da noi solo 440 anni luce, anch'esse saranno localizzabili a occhio nudo o mediante un classico binocolo. Le Pleiadi saranno protagoniste nei nostri cieli fino ad aprile, quando Venere brillerà all'interno del loro ammasso celeste.
Durante il 2012, ci saranno almeno tre eventi imperdibili. Anticipiamo che il 6 giugno, quando in Italia sarà l'alba, potremo assistere alla fase finale del transito di Venere sul Sole che si ripeterà nuovamente nel 2017. Il 15 luglio, invece, una Luna calante nasconderà Giove e i suoi satelliti per la durata di circa un'ora. Infine, il 12 e il 13 agosto si ripeterà l'annuale passaggio delle Perseidi. Nella speranza di essere più fortunati del 2011, quando assistemmo al fenomeno offuscato dalla luce abbagliante della Luna piena. Quest'anno, il satellite si troverà nella sua fase calante e ciò dovrebbe permettere di assistere allo spettacolo delle attese stelle cadenti.
Insomma, un anno intenso di scoperte per tutti gli appassionati del “naso all'insù”. E se avete in programma di acquistare un binocolo astronomico, sappiate che gli incanti alla quale potrete assistere saranno numerosi. Oltre agli appuntamenti sopra elencati, in ogni momento dell’anno e con condizioni meteo favorevoli, sarà possibile distinguere distintamente le montagne della Luna e i suoi crateri. Inoltre, saranno ben riconoscibili le macchie solari, i quattro satelliti di Giove e gli anelli di Saturno. Infine, alcune stelle doppie che, nel separarsi, riveleranno diversi colori, la nebulosa di Orione e la galassia di Andromeda. Sono solo questi alcuni straordinari scenari che il cielo notturno ci riserverà.



I Maya avevano previsto il Terremoto

http://www.nextme.it/scienza/universo/3682-20-maggio-allineamento-eclissi

eclissi anulare 20mag

Il 20 maggio si avvicina e i timori crescono. Gli antichi, custodi di conoscenza e saggezza, usavano dire "come in alto, così in basso". E oggi sappiamo quanto essi sapessero capire i segnali del cielo e quanto fossero saggi nel rispettarli.
La data del 20 maggio ha tutti requisiti per richiamare la stessa necessità di conoscenza e saggezza. Gli ingredienti ci sono tutti. Allineamento planetario, eclissi solare e, per gli appassionati delle profezie Maya, l'annunciato ritorno di Kukulkan.

Ma procediamo con ordine. Il 20 maggio si allineeranno le Pleiadi, il Sole e la Terra. Contemporaneamente, si verificherà una eclissi di Sole, la stessa che avrà luogo sullo zenith della piramide di Chichén Itzà, eretta in onore di quel dio venerato dal popolo misterioso che ne attendeva il ritorno per questo 2012. I Maya aspettavano Kukulkan, portatore di pace e serenità.
L'eclissi sarà visibile nell'Oceano Pacifico, al largo delle isole Aleutine ed avrà una durata di circa 5 minuti e 46 secondi. Si tratta di un evento particolare poiché non sarà totale, bensì anulare. In pratica, essendo l'orbita della Luna appena ellittica, il satellite si troverà abbastanza lontano da non riuscire a coprire del tutto il disco solare. Dunque, in alcune zone della Terra, sarà possibile decifrarne un anello luminoso.
La localizzazione geografica dell'evento si ritiene possa essere collegata sia a fenomeni fisici sia ad eventi storici. E se gli astrologi sostengono che questo fenomeno possa influire sul corpo umano con effetti decisamente lunghi, la letteratura popolare sembra collegare questa tipologia di eventi a fatti accaduti nel passato. Era proprio nei tempi antichi, infatti, che l'eclissi era connessa a cattivi presagi. Credenze tuttora persistenti in alcuni detti e tradizioni popolari.
Oggi, tali fenomeni sono spesso messi in relazione con eventi geologici, come forti terremoti ed eruzioni vulcaniche. Se si osservano attentamente le eclissi solari e i fenomeni sismici passati e recenti, è possibile in effetti constatare una relazione nel cono d'ombra delle regioni colpite e di quelle vicine, del tutto estranee all'evento.
Torniamo al calendario Maya. È proprio qui che viene descritto con estrema precisione la prossima eclissi. E Nostradamus, molto tempo dopo, sembra aver previsto un forte terremoto proprio in quella data. Infine, anche i famosi cerchi nel grano rinvenuti in più parti del pianeta "parlano" attraverso immagini simboliche legate al 20 maggio 2012.
Come fecero i Maya a tracciare il cielo stellato dei nostri tempi? Un esempio: l'eclissi di Sole dell'11 agosto 1999 fu prevista con appena 33 secondi di ritardo. Inoltre, il popolo maya riuscì a individuare i cicli di Venere e l'eclissi che si verificherà nei prossimi giorni.
Non è tutto. Era il 9 agosto 2005 quando nell'Oxfordshire comparve un crop circle, un cerchio nel grano, che mostrava dettagliatamente un'eclissi anulare di Sole e l'allineamento celeste del 20 maggio 2012.
Dobbiamo dunque aspettarci anche qualche fenomeno sismico? Non è assolutamente detto. Ma negli ultimi anni, alcuni tra i più forti terremoti si sono verificati proprio nelle zone interessate da eclissi, non importa se lunari o solari. Forse una causalità, ma troppo frequente se si considerano i fenomeni del passato. È un dato riscontrabile che la temperatura si abbassi durante i minuti dell'eclissi. E come, oltre al calo termico, si verifichi una variazione della pressione.
Ad ogni modo, nel dubbio, sempre in coincidenza di tali fenomeni, si consigliava alle popolazioni interessate di stare lontano dal mare.
Che ci crediamo o no, non possiamo far altro che aspettare. E constatare di persona quel che il 20 maggio 2012 potrà accadere o meno. Forse, mai come questa volta, vale il detto "chi vivrà, vedrà".