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sabato 10 aprile 2010

The Kama Sutra of Vatsyayana

Prefazione

Nella letteratura di tutti i paesi verrà trovato un certo numero di lavori che trattano specialmente dell'amore. In ogni testo il tema è trattato in modo differente e da vari punti di vista. Nella presente pubblicazione si propone di dare una traduzione su quella che è considerata l'opera standard sull'amore nella letteratura sanscrita, e che si chiama Vatsyayana Kama Sutra, o Aforismi sull'amore, di Vatsyayana.
Mentre l'introduzione si occuperà della prova riguardante la data dello scritto e i commmenti su di esso, i capitoli seguendo l'introduzione daranno una traduzione del lavoro stesso. Esso è, tuttavia, atto a fornire una breve analisi delle opere della stessa natura, scritte da autori che vissero e scrissero anni dopo che Vatsyayana era passato, ma che ancora lo considerano come una grande autorità e sempre lo citano come capo guida della letteratura erotica indiana.
Oltre al trattato di Vatsyayana in India si possono trovare le seguenti opere sullo stesso tema:
1-Ratirahasya, I segreti dell'amore
2-Panchasakya, Le cinque frecce
3-Smara Pradipa, La luce dell'amore
4-Ratimanjari, La ghirlanda dell'amore
5-Rasmanjari, Il germogliare dell'amore
6-Anunga Runga, La fase dell'amore, anche chiamato Kamaledhiplava, Una barca nell'oceano dell'amore.

1-L'autore de I segrti dell'amore ere un poeta chiamato Kukkoka. Egli scrisse la sua opera per compiacere a un certo Venudutta, che era forse un re. Dopo aver scritto il suo nome alla fine di ogni capitolo egli chiama se stesso "Siddha patiya pandita", un ingegnoso uomo tra gli uomini istruiti. L'opera fu tradutta in hindi anni fa e in questa il nome dell'autore fu scritto Koka. E così lo stesso nome fu portato in tutte le traduzioni nelle altre lingue in India, il libro divenne generalmente conosciuto e il soggetto era popolarmente chiamato Koka Shastra, o la dotrina di Koka, che si identifica con Kama Shastra, o dotrina dell'amore, e le parole Koka Shastra e Kama Shastra sono usate indiscriminatamente.
L'opera contiene quasi ottocento versi ed è divisa in dieci capitoli, che sono chiamati Pachivedas. Alcune delle cose trattate in questa opera non si possono trovare in Vatsyayana, come le quattro classi di donne, le Padmini, Chitrini, Shankini e Hastini, come anche l'enumerazione dei giorni e delle ore nelle quali le donne delle diverse classi diventano oggetti d'amore. L'autore aggiunge che ha scritto queste cose basandosi sulle opinioni di Gonikaputra e Nandikeshwara, entrambi menzionati da Vatsyayana, ma le loro opere non sono ora esistenti. E' difficile dare un'idea approsimativa degli anni in cui l'opera è stata composta. Solo si presume che sia stata scritta dopo di Vatsyayana e attraveso le altre opere su questo tema che sono ancora esistenti. Vatsyayana da i nomi di dieci autori sul tema, tutti di cui egli ha consultato le opere, ma nessuna di queste è esistente, e non viene fatta menzione di questo. Questo tenderebbe a mostrare che Kukkokka scrisse dopo Vatsyayana, altrimenti Vatsyayana lo avrebbe assurdamente menzionato come autore in questa branca della letterartura con gli altri.

2-L'autore de Le cinque frecce era un certo Jyotirisha. Egli era chiamato il capo ornamento dei poeti, il tesoro delle sessantaquattro arti e il miglior maestro delle leggi della musica. Egli dice che compose l'opera dopo aver riflettuto sugli aforismi dell'amore come rivelazione degli dei e studiando le opinioni di Gonikaputra, Muladeva, Babhravya, Ramtideva, Nundikeshwara e Kshemandra. E' impossibile dire se egli abbia studiato tutte le opere di questi autori o ne abbia solo sentito parlare; comunque nessuno di essi pare essere esistente ora. Questa opera contiene quasi seicento versi ed è divisa in cinque capitoli, chiamati Sayakas o frecce.

3-L'autore de La luce dell'amore era il poeta Gunakara, il figlio di Vechapati. L'opera contiene quattrocento versi e da solo un piccolo acconto delle dotrine dell'amore, trattandone più con altri problemi.

4-La ghirlanda dell'amore e l'opera del famoso poeta Jayadeva, che disse di se stesso di essere uno scrittore per tutti i temi. Questo trattato è tuttavia molto corto, contenendo solo centoventicinque versi.

5-L'autore de Il germogliare dell'amore era un poeta chiamato Bhanudatta. Pare dagli ultimi versi del manoscritto che egli era un residente della provincia del Tirhoot e figlio di un certo Brahman chiamato Ganeshwar, che era anche un poeta. L'opera, scritta in sanscrito, da le descrizione delle diverse classi di uomini e donne, loro classi essendo fatte fuori dalla loro epoca, descrizione, condizione, ecc. Essa contiene tre capitoli e la data non si conosce e non è possibile accertarla.

6-La fase dell'amore fu composta dal poeta Kullianmull, per il divertimanto di Ladkhan, il figlio di Ahmed Lodi, lo stesso Ladkhan in alcuni luoghi parlava di Ladana Mull e in altri di Ladanaballa. Egli si suppone che avesse avuto una relazione o una connessione con la casa di Lodi, che regnava in Indostan dal 1450-1426 d.C. . L'opera sarebbe quindi stata scritta in quindici o sedici secoli. Essa contiene dieci capitoli ed è stata tradotta in inglese, ma solo sei copie sono state stampate per circolazione privata. Questa si suppone essere l'ultima delle opere in sanscrito su questo tema e le idee in esso furono evidentemente prese da scritti precedenti della stesssa natura.

I contenuti di queste opere sono negli stessi una curiosità letteraria. Sono stati trovati sia nella poesia sanscrita che nel dramma sanscrito un certo numero di sentimenti poetici e romanzi, che hanno in ogni paese e in ogni lingua gettato un immortale alone attorno al tema. Ma qui è stato trattato in un chiaro semplice problema di fatto una sorta di modo. Gli uomini e le donne sono divisi in classi e divisioni nello stesso modo in cui Buffon e gli altri scrittori nella storia naturale hanno classificato e diviso il mondo animale. Come Venere era stata rappresentata dai Greci per fermare il tipo di bellezza di donna, così gli Indù descrivono la Padmini o donna Loto come il tipo di miglior perfetta eccellenza femminile, come segue:
Ella nell'apparire con i seguenti segni e sintomi è chiamata Padmini. La sua faccia è piacevole come la luna piena; il suo corpo, ben vestito di carne, è soffice come Shiras o fiore di senape, la sua pelle è bella, delicata e chiara come il loto giallo, mai di colore scuro. I suoi occhi sono lominosi e bellissimi come gli occhi del cerbiatto, ben tagliati e con gli angoli rossastri. Il suo seno è sodo, pieno e alto; ella ha un bel collo, il suo naso è dritto e bello, e tre righe o pieghe attaversano il suo centro, nella regione ombelicale. La sua yoni assomiglia all'apertura di un bocciolo di loto e il suo seme d'amore (Kama salila) è profumato come il giglio che è nuovamente scoppiato. Ella cammina con un'andatura da cigno e la sua voce è bassa e musicale come le note dell'uccello Kokila, ella allieta con bianche vesti, bei gioielli e ricchi vestiti. Ella mangia poco, dorme leggermente, ed essendo rispettosa e religiosa tanto quanto è intelligente e cortese, ella è sempre ansiosa di adorare gli dei e di dilettarsi con le conversazioni di Brahman. Così è quindi la Padmini o donna Loto.
Seguono poi dettagliate descrizioni della Chitrini o donna Arte, dalla Shankini o donna Coniglia e dalla Hastini o donna Elefante, dei loro giorni di divertimento, dei loro vari luoghi di passione, del modo in cui potrebbero essere manipolate e trattte durante il rapporto sesuale, attraverso le caratteristiche degli uomini e delle donne dei vari paesi in Indostan. I dettagli sono così numerosi e i soggetti così seriamente trattati e con tale lunghezza, che ne il tempo ne lo spazio permetterà di dare a loro qui.
C'è un'opera in lingua inglese che è qualcosa di simile a queste opere indù. Essa è chiamata Kalogynomia o Leggi della bellezza femminile di T. Bell, sono i principi elementari di questa scienza, in ventiquattro basi, e fu stampata a Londra nel 1821. Essa tratta della bellezza, dell'amore, del rapporto sessuale, delle leggi che regolano il rapporto sessuale, della monogamia e della poligamia ,della prostituzione, dell'infedeltà, finendo con un catalogo ragionato dei difetti della bellezza femminile.
Altre opere in inglese sono entrate nei grandi dettagli della vita privata e domestica: Gli elementi della scienza sociale o Religione fisica, sessuale e naturale di un dottore di medicina a Londra nel 1880, e Il libro di ogni donna del dottor Waters nel 1826. Alle persone interessate ai temi queste opere saranno trovate a contenere tali dettagli come averle avute raramente prima della pubblicazione, e che dovrebbero essere a fondo capite da tutti i filantropi e benefattori della società.
Dopo una lettura dell'opera indiana e dei libri in inglese menzionati, il lettore potrà capire il tema, in ogni caso, da un punto di vista materialistico, realistico e pratico. Se tutta la scienza è stata fondata più o meno sullo stato dei fatti, non ci potranno essere danni facendo sapere a ogni tipo di uomo generalmente certi problemi intimamente connessi con la sua vita privata, domestica e sociale.
Ahimè! la completa ignoranza di costoro ha sfortunatamente distrutto molto un uomo e una donna, mentre una piccola conoscenza di un tema generalmente ignorato dalle masse avrebbe abilitato un numero di persone ad aver capito molte cose che loro credevano essere tranquillamente incomprensibili e che non sono state degne della loro considerazione.

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