Oggetti misteriosi - Tra i moltissimi oggetti appartenenti alla cultura degli antichi Romani nessuno è tanto misterioso ed inspiegabile quanto il dodecaedro (nella foto). Gli archeologi hanno invano tentato di trovare una spiegazione, una ragione o un impiego a questi strani oggetti che stanno spuntando un po' dovunque tra le rovine romane di tutta Europa, ma nessuno riesce a fornire un'interpretazione che possa essere valida, dimostrabile, o anche solo plausibile.
Dodecaedro di bronzo - Con cosa abbiamo a che fare è presto detto: si tratta di un oggetto in bronzo o pietra, datato tra il secondo ed il terzo secolo d.C., con dimensioni che vanno dai 4 agli 11 cm; esso presenta dodici facce piatte, è cavo ed ha un foro circolare su ogni faccia. La maggior parte di questi strani oggetti, chiamati - con poca fantasia - dodecaedri romani, è stata rinvenuta in Francia, Svizzera e Germania, ma è noto anche da altre zone. Gli archeologi lo hanno descritto, lo hanno analizzato, lo hanno catalogato, ma non riescono assolutamente a risolverne il mistero: a cosa servisse. Le proposte sono state tantissime, e si è tentato anche di ascoltare gli appassionati oltre che gli accademici. Ma alcune idee non sono dimostrabili, altre sono campate in aria, altre ancora scartate alla luce di reperti già esistenti.
Uno scherzo romano? - Alcuni suggeriscono che si tratti di un peso per le reti da pesca, o di una campanella, ma oggetti simili sono ben noti dal mondo romano, e sono assolutamente diversi. Inoltre il livello di dettaglio impiegato per costruire questi dodecaedri è troppo elevato. Potrebbe dunque essere un soprammobile inutile? Un gioco per bambini? O addirittura un oggetto per fare i massaggi? La cosa peggiore è che il dodecaedro non è menzionato in alcun testo romano, eppure i romani sono noti per registrare praticamente tutto. A tutt'oggi non si riesce a chiarire la ragione d'essere di questo strano oggetto, ed alcuni pensano che i romani li abbiano costruiti apposta per creare imbarazzo agli archeologi futuri. Naturalmente non è così, ma il dodecaedro nasconde ancora il suo mistero.
Dodecaedro di bronzo - Con cosa abbiamo a che fare è presto detto: si tratta di un oggetto in bronzo o pietra, datato tra il secondo ed il terzo secolo d.C., con dimensioni che vanno dai 4 agli 11 cm; esso presenta dodici facce piatte, è cavo ed ha un foro circolare su ogni faccia. La maggior parte di questi strani oggetti, chiamati - con poca fantasia - dodecaedri romani, è stata rinvenuta in Francia, Svizzera e Germania, ma è noto anche da altre zone. Gli archeologi lo hanno descritto, lo hanno analizzato, lo hanno catalogato, ma non riescono assolutamente a risolverne il mistero: a cosa servisse. Le proposte sono state tantissime, e si è tentato anche di ascoltare gli appassionati oltre che gli accademici. Ma alcune idee non sono dimostrabili, altre sono campate in aria, altre ancora scartate alla luce di reperti già esistenti.
Uno scherzo romano? - Alcuni suggeriscono che si tratti di un peso per le reti da pesca, o di una campanella, ma oggetti simili sono ben noti dal mondo romano, e sono assolutamente diversi. Inoltre il livello di dettaglio impiegato per costruire questi dodecaedri è troppo elevato. Potrebbe dunque essere un soprammobile inutile? Un gioco per bambini? O addirittura un oggetto per fare i massaggi? La cosa peggiore è che il dodecaedro non è menzionato in alcun testo romano, eppure i romani sono noti per registrare praticamente tutto. A tutt'oggi non si riesce a chiarire la ragione d'essere di questo strano oggetto, ed alcuni pensano che i romani li abbiano costruiti apposta per creare imbarazzo agli archeologi futuri. Naturalmente non è così, ma il dodecaedro nasconde ancora il suo mistero.
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