http://press.russianews.it/press/governo-italiano-amico-della-russia-intanto-lunione-europea-rinnova-primo-set-sanzioni/
Bruxelles – Il Consiglio dell’Unione Europea ha rinnovato formalmente il 18 giugno 2018, fino al 23 giugno 2019, le sanzioni europee contro la Russia per la sua annessione della Crimea e di Sebastopoli in violazione delle leggi internazionali.
Le sanzioni prorogate oggi, che proibiscono alcuni tipi di importazioni ed esportazioni, investimenti e servizi turistici nel territorio della Crimea da parte di società con sede nei Paesi Ue, erano state già approvate senza problemi il 29 maggio dal comitato tecnico dei rappresentanti permanenti degli Stati membri (Coreper), che prepara le riunioni del Consiglio.
Oltre a quelle di oggi, ci sono altri due “set” di sanzioni che l’UE rinnova periodicamente contro Mosca, sempre legate alla situazione in Ucraina. Il più importante economicamente, quello che ha il maggiore impatto sull’Italia, è il set delle sanzioni “settoriali” semestrali che riguardano energia, banche e investimenti, sono legate al mancato rispetto degli Accordi di Minsk da parte della Russia, e devono essere rinnovate entro il 31 luglio prossimo. L’impatto sull’Italia è dovuto alle contromisure che Mosca ha deciso come ritorsione contro l’UE per queste specifiche sanzioni, che colpiscono in particolare le sue esportazioni nel settore agroalimentare.
Negli ultimi anni, il governo italiano è riuscito a evitare che queste sanzioni venissero rinnovate “in automatico” a livello tecnico dal Coreper – dopo la valutazione d’impatto che la Commissione europea compie ogni semestre – senza il passaggio “politico” dell’approvazione da parte dei capi di Stato e di governo in Consiglio europeo. E’ ancora
da vedere se anche questa volta la decisione sarà messa in agenda per il prossimo vertice Ue, il 28 e 29 giugno a Bruxelles.
Il terzo “set” di sanzioni, infine, riguarda il “congelamento” degli asset e il divieto di viaggiare nell’Ue che colpiscono alcune personalità implicate nella violazione della sovranità ucraina. Queste sanzioni scadono e devono essere rinnovate entro il 15 settembre.
Bruxelles – Il Consiglio dell’Unione Europea ha rinnovato formalmente il 18 giugno 2018, fino al 23 giugno 2019, le sanzioni europee contro la Russia per la sua annessione della Crimea e di Sebastopoli in violazione delle leggi internazionali.
Le sanzioni prorogate oggi, che proibiscono alcuni tipi di importazioni ed esportazioni, investimenti e servizi turistici nel territorio della Crimea da parte di società con sede nei Paesi Ue, erano state già approvate senza problemi il 29 maggio dal comitato tecnico dei rappresentanti permanenti degli Stati membri (Coreper), che prepara le riunioni del Consiglio.
Oltre a quelle di oggi, ci sono altri due “set” di sanzioni che l’UE rinnova periodicamente contro Mosca, sempre legate alla situazione in Ucraina. Il più importante economicamente, quello che ha il maggiore impatto sull’Italia, è il set delle sanzioni “settoriali” semestrali che riguardano energia, banche e investimenti, sono legate al mancato rispetto degli Accordi di Minsk da parte della Russia, e devono essere rinnovate entro il 31 luglio prossimo. L’impatto sull’Italia è dovuto alle contromisure che Mosca ha deciso come ritorsione contro l’UE per queste specifiche sanzioni, che colpiscono in particolare le sue esportazioni nel settore agroalimentare.
Negli ultimi anni, il governo italiano è riuscito a evitare che queste sanzioni venissero rinnovate “in automatico” a livello tecnico dal Coreper – dopo la valutazione d’impatto che la Commissione europea compie ogni semestre – senza il passaggio “politico” dell’approvazione da parte dei capi di Stato e di governo in Consiglio europeo. E’ ancora
da vedere se anche questa volta la decisione sarà messa in agenda per il prossimo vertice Ue, il 28 e 29 giugno a Bruxelles.
Il terzo “set” di sanzioni, infine, riguarda il “congelamento” degli asset e il divieto di viaggiare nell’Ue che colpiscono alcune personalità implicate nella violazione della sovranità ucraina. Queste sanzioni scadono e devono essere rinnovate entro il 15 settembre.
Nessun commento:
Posta un commento