https://www.humanitas.it/enciclopedia/integratori-alimentari/inulina
L'inulina è un carboidrato non disponibile (cioè non digeribile dagli enzimi prodotti dall'organismo umano) presente in diversi alimenti di origine vegetale. In genere viene estratta dalla cicoria o dal carciofo. Come additivo alimentare, viene aggiunta al cibo per migliorarne il sapore.
Arrivando nell'intestino senza essere digerita, l'inulina viene utilizzata dai batteri della flora intestinale che la fermentano per ricavarne nutrimento. Attraverso questo meccanismo l'inulina favorisce la crescita di batteri intestinali alleati della salute; l'inulina promuove, per esempio, la buona funzionalità intestinale. Inoltre l'inulina aiuta a ridurre la quantità di colesterolo presente negli alimenti.
L'assunzione di inulina viene proposta in caso di concentrazioni eccessive di grassi nel sangue, in particolare di colesterolo e di trigliceridi. Inoltre viene proposta per favorire la perdita di peso e contro la costipazione.
L’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) ha però respinto i claim nutrizionali secondo cui l'inulina promuoverebbe il benessere della flora intestinale, agirebbe come prebiotico e promuoverebbe la salute digestiva e il benessere e la regolarità gastrointestinale per mancanza di prove scientifiche sufficienti a giustificarli. Per lo stesso motivo l'Efsa ha respinto anche i claim secondo cui l'inulina estratta dalla cicoria aiuterebbe a regolare il colesterolo nel sangue e il senso di sazietà e quelli secondo cui l'inulina supporterebbe le naturali difese dell'organismo e migliorerebbe l'assorbimento del calcio.
Non risultano condizioni in cui l'assunzione di integratori e supplementi alimentari a base di inulina potrebbero interferire con l'assunzione di farmaci o di altre sostanze.
In generale l'assunzione di questo carboidrato è considerata sicura. Non sono però esclusi possibili effetti collaterali, soprattutto a livello gastrointestinale; in particolare, l'assunzione di quantità eccessive di inulina aumenta la probabilità di problemi allo stomaco.
Non sono state raccolte molte informazioni sulla sicurezza dell'assunzione di integratori a base di inulina durante la gravidanza e l'allattamento. In caso di dubbi è bene chiedere consiglio al proprio medico.
L'inulina è un carboidrato non disponibile (cioè non digeribile dagli enzimi prodotti dall'organismo umano) presente in diversi alimenti di origine vegetale. In genere viene estratta dalla cicoria o dal carciofo. Come additivo alimentare, viene aggiunta al cibo per migliorarne il sapore.
Arrivando nell'intestino senza essere digerita, l'inulina viene utilizzata dai batteri della flora intestinale che la fermentano per ricavarne nutrimento. Attraverso questo meccanismo l'inulina favorisce la crescita di batteri intestinali alleati della salute; l'inulina promuove, per esempio, la buona funzionalità intestinale. Inoltre l'inulina aiuta a ridurre la quantità di colesterolo presente negli alimenti.
L'assunzione di inulina viene proposta in caso di concentrazioni eccessive di grassi nel sangue, in particolare di colesterolo e di trigliceridi. Inoltre viene proposta per favorire la perdita di peso e contro la costipazione.
L’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) ha però respinto i claim nutrizionali secondo cui l'inulina promuoverebbe il benessere della flora intestinale, agirebbe come prebiotico e promuoverebbe la salute digestiva e il benessere e la regolarità gastrointestinale per mancanza di prove scientifiche sufficienti a giustificarli. Per lo stesso motivo l'Efsa ha respinto anche i claim secondo cui l'inulina estratta dalla cicoria aiuterebbe a regolare il colesterolo nel sangue e il senso di sazietà e quelli secondo cui l'inulina supporterebbe le naturali difese dell'organismo e migliorerebbe l'assorbimento del calcio.
Non risultano condizioni in cui l'assunzione di integratori e supplementi alimentari a base di inulina potrebbero interferire con l'assunzione di farmaci o di altre sostanze.
In generale l'assunzione di questo carboidrato è considerata sicura. Non sono però esclusi possibili effetti collaterali, soprattutto a livello gastrointestinale; in particolare, l'assunzione di quantità eccessive di inulina aumenta la probabilità di problemi allo stomaco.
Non sono state raccolte molte informazioni sulla sicurezza dell'assunzione di integratori a base di inulina durante la gravidanza e l'allattamento. In caso di dubbi è bene chiedere consiglio al proprio medico.
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