http://www.ilgiornale.it/news/economia/cala-fiducia-dei-consumatori-ai-minimi-2017-1682001.html?fbclid=IwAR36ae4NPgAmR_EEI2R6RIFH67HPHSBy6uiYa4C_djeY-hxOUQYmniAvFVk
Ad aprile l'indice del clima di fiducia dei consumatori cala per il terzo mese consecutivo, passando da 111,2 a 110,5: mai così male dall'agosto del 2017
Cala ancora ad aprile la fiducia nei consumatori: è in diminuzione per il terzo mese consecutivo, passando da 111,2 a 110,5.
Secondo l'Istat si tratta di una dinamica negativa anche per l'indice composito del clima di fiducia delle imprese, che passa da 99,1 a 98,7.
L'indice di fiducia dei consumatori "è sceso ancora in aprile toccando il livello più basso nel periodo agosto 2017-aprile 2019", dice l'Istat, "I risultati delle indagini sulla fiducia delle imprese confermano la debolezza dell'attuale fase ciclica, pur lasciando intravedere qualche segnale positivo nei servizi e nelle costruzioni, dove migliorano le aspettative sugli ordini e la domanda".
Il calo dell'indice di fiducia dei consumatori, spiega l'istituro di statistica, riflette il deterioramento di tutte le sue componenti: il clima economico, personale e corrente registrano le flessioni più marcate mentre una diminuzione più contenuta si registra per il clima futuro. Più in dettaglio, il clima economico cala da 123,8 a 122,6, il clima personale passa da 106,8 a 105,9, il clima corrente scende da 107,8 a 106,9 e il clima futuro flette, seppure in modo lieve (da 115,9 a 115,6).
Con riferimento alle imprese, l'indice di fiducia diminuisce in quasi tutti i settori, ma con intensità diverse. Nella manifattura la flessione è lieve, con l'indice che passa da 100,8 a 100,6, nei servizi risulta più consistente (da 100,1 a 99,0) e nel commercio al dettaglio è più marcata (da 105,3 a 101,4). Fanno eccezione le costruzioni dove l'indice aumenta da 140,3 a 141,2. Per quanto riguarda le componenti dei climi di fiducia delle imprese, nella manifattura si rileva un peggioramento sia dei giudizi sugli ordini sia delle attese sulla produzione unitamente a una diminuzione del saldo relativo alle scorte di magazzino. Nelle costruzioni la dinamica positiva dell'indice riflette il miglioramento dei giudizi sul livello degli ordini. Nei servizi si deteriorano i giudizi sugli ordini e sull'andamento degli affari; invece si segnala un aumento delle attese sugli ordini. Con riferimento al commercio al dettaglio, il marcato calo dell'indice è la sintesi di un'evoluzione negativa sia dei giudizi sulle vendite, il cui saldo torna negativo per la prima volta da giugno 2018, sia delle relative attese; il saldo delle valutazioni sul livello delle giacenze diminuisce.
Ad aprile l'indice del clima di fiducia dei consumatori cala per il terzo mese consecutivo, passando da 111,2 a 110,5: mai così male dall'agosto del 2017
Cala ancora ad aprile la fiducia nei consumatori: è in diminuzione per il terzo mese consecutivo, passando da 111,2 a 110,5.
Secondo l'Istat si tratta di una dinamica negativa anche per l'indice composito del clima di fiducia delle imprese, che passa da 99,1 a 98,7.
L'indice di fiducia dei consumatori "è sceso ancora in aprile toccando il livello più basso nel periodo agosto 2017-aprile 2019", dice l'Istat, "I risultati delle indagini sulla fiducia delle imprese confermano la debolezza dell'attuale fase ciclica, pur lasciando intravedere qualche segnale positivo nei servizi e nelle costruzioni, dove migliorano le aspettative sugli ordini e la domanda".
Il calo dell'indice di fiducia dei consumatori, spiega l'istituro di statistica, riflette il deterioramento di tutte le sue componenti: il clima economico, personale e corrente registrano le flessioni più marcate mentre una diminuzione più contenuta si registra per il clima futuro. Più in dettaglio, il clima economico cala da 123,8 a 122,6, il clima personale passa da 106,8 a 105,9, il clima corrente scende da 107,8 a 106,9 e il clima futuro flette, seppure in modo lieve (da 115,9 a 115,6).
Con riferimento alle imprese, l'indice di fiducia diminuisce in quasi tutti i settori, ma con intensità diverse. Nella manifattura la flessione è lieve, con l'indice che passa da 100,8 a 100,6, nei servizi risulta più consistente (da 100,1 a 99,0) e nel commercio al dettaglio è più marcata (da 105,3 a 101,4). Fanno eccezione le costruzioni dove l'indice aumenta da 140,3 a 141,2. Per quanto riguarda le componenti dei climi di fiducia delle imprese, nella manifattura si rileva un peggioramento sia dei giudizi sugli ordini sia delle attese sulla produzione unitamente a una diminuzione del saldo relativo alle scorte di magazzino. Nelle costruzioni la dinamica positiva dell'indice riflette il miglioramento dei giudizi sul livello degli ordini. Nei servizi si deteriorano i giudizi sugli ordini e sull'andamento degli affari; invece si segnala un aumento delle attese sugli ordini. Con riferimento al commercio al dettaglio, il marcato calo dell'indice è la sintesi di un'evoluzione negativa sia dei giudizi sulle vendite, il cui saldo torna negativo per la prima volta da giugno 2018, sia delle relative attese; il saldo delle valutazioni sul livello delle giacenze diminuisce.
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