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Romano Prodi e signora Flavia Franzoni assieme all’attore Bergonzoni tra i partecipanti alle celebrazioni della Liberazione in piazza Maggiore
«Litigano sul 25 Aprile? Lo fanno tutti i giorni, le liti nel governo non sono un fatto nuovo, quello che preoccupa è il non capire che un Paese ha bisogno di un momento fondativo, in cui si riconosce quando e come si è costruita la libertà e Stato democratico. Ma forse il ministro dell’Interno non vuole riconoscere lo Stato democratico». L’ex presidente del Consiglio Romano Prodi, dalle celebrazioni per la Liberazione di Bologna, va all’attacco del vicepremier Matteo Salvini e delle sue posizioni sul 25 Aprile, definito nei giorni scorsi dal ministro dell’Interno come un “derby” tra opposte fazioni. «Chi parla di derby non capisce proprio niente, questo è un momento di unità non è un derby, è un momento di unità di tutti i democratici. Chi parla di un derby non si sente democratico», insiste il Professore, che riconosce al M5S una diversa sensibilità.
Duro attacco dell’ex premier a margine delle celebrazioni per il 25 aprile in piazza Maggiore: «Chi parla di derby non capisce proprio niente, questo è un momento di unità non è un derby, è un momento di unità di tutti i democratici»
«Litigano sul 25 Aprile? Lo fanno tutti i giorni, le liti nel governo non sono un fatto nuovo, quello che preoccupa è il non capire che un Paese ha bisogno di un momento fondativo, in cui si riconosce quando e come si è costruita la libertà e Stato democratico. Ma forse il ministro dell’Interno non vuole riconoscere lo Stato democratico». L’ex presidente del Consiglio Romano Prodi, dalle celebrazioni per la Liberazione di Bologna, va all’attacco del vicepremier Matteo Salvini e delle sue posizioni sul 25 Aprile, definito nei giorni scorsi dal ministro dell’Interno come un “derby” tra opposte fazioni. «Chi parla di derby non capisce proprio niente, questo è un momento di unità non è un derby, è un momento di unità di tutti i democratici. Chi parla di un derby non si sente democratico», insiste il Professore, che riconosce al M5S una diversa sensibilità.
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Il Movimento 5S in piazza
«Erano in piazza? Appunto», risponde a chi gli fa notare la presenza del pentastellato Massimo Bugani. E il viaggio anti-mafia di Salvini in Sicilia proprio nel giorno della Liberazione? «Quella è la propoganda che fa ogni giorno, il problema è che chi non riconosce il 25 aprile non riconosce il fondamento nostra democrazia». Ma è stata tutta la celebrazione in piazza del Nettuno, a cui hanno partecipato diverse centinaia di persone, a essere scandita dagli attacchi a Salvini. «Purtroppo abbiamo un ministro dell’Interno che invece di unire divide e soffia sul rancore», ha detto il sindaco di Bologna, Virginio Merola. «Il ministro della paura», lo ha definito la presidente dell’Anpi di Bologna Anna Cocchi: «Basta far credere che Mussolini ha fatto anche cose buone». Infine l’assessore regionale Patrizio Bianchi ha proposto alla piazza, tra gli applausi, di “fare una colletta per regalare una Costituzione a Salvini”
25 aprile 2019 (modifica il 25 aprile 2019 | 13:48)
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