Il burro di Karitè viene estratto dai semi di un albero africano, il Karitè appunto, appartenente alla famiglia delle Sapotaceae. Questo albero ad alto fusto è in grado di raggiungere un'altezza di dieci/quindici metri e trova il suo habitat naturale nell'Africa centrale, in una zona che si estende tra il Sudan ad Est ed il Senegal e l'area del Gambia ad Ovest. E' molto diffuso nella savana e in tutto il Sahel Occidentale.
Il burro di karitè è composto da 4 principali acidi
grassi: l'acido stearico ed oleico, che lo compongono per circa 85/90%, l'acido
linoleico e l'acido arachidonico.
Il mix di acidi grassi che compongono il burro di
karitè può variare a seconda della specie e dell'area geografica di origine. La
prevalenza dell'acido stearico oppure dell'acido oleico incide sul grado di
consistenza del burro di karitè: un'elevata quantità di acido stearico dona al
burro di karitè una consistenza solida mentre una percentuale superiore di
oleico determina una maggior scorrevolezza del burro.La diverse percentuali di acido stearico ed oleico, che, come appena indicato, influenzano la consistenza del burro di karitè, dipendono da alcune condizioni geografiche: per esempio, in Uganda, dove per condizioni ambientali è elevata la percentuale di acido oleico, il burro è particolarmente liquido.
Particolarmente interessante per l'uso cosmetico è la frazione di insaponificabili (frazione di grasso che non viene "saponificata" ed è costituita da idrocarburi ed alcoli di varia natura) contenuta all'interno del burro di Karitè, la cui quantità è mediamente dell'8%. Queste sostanze sono indispensabili e fondamentali per il miglioramento della tonicità della pelle, ed in particolare per il mantenimento della sua naturale elasticità.
Altro componente importante è la vitamina A.
Nel mondo Occidentale l'utilizzo del burro di karitè è soprattutto cosmetico: viene utilizzato per le sue proprietà nutrienti, protettive, idratanti, lenitive ed elasticizzati nei prodotti solari, in quelli per bambini e nei prodotti destinati alla prevenzione delle smagliature.
Il suo uso è consigliato ad esempio durante la gravidanza: previene la formazione di smagliature sia sull'addome che sul seno. Durante l'allattamento previene la formazione di ragadi.
Ma le proprietà non si limitano al mondo adulto: aiuta a lenire l'arrossamento dovuto al contatto col pannolino; protegge le pelli più fragili e delicate come quelle dei neonati dagli agenti atmosferici, prevenendo arrossamenti e screpolature dovute al sole, oppure al freddo e al vento; inoltre protegge la pelle dai raggi solari, causa di irritazioni ed eritemi, evitando nel contempo il suo invecchiamento.
http://www.chiccopurebio.com/it/glossario_karite.asp
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