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Pubblicato il: 30/05/2018 07:06
Non rispondiamo alle provocazioni... Silvio Berlusconi ha riunito lo stato maggiore di Fi a palazzo Grazioli per fare il punto della situazione dopo il fallimento del governo giallo-verde per il muro contro muro tra M5S-Lega e Colle. All'incontro erano presenti i capigruppo Anna Maria Bernini, Maria Stella Gelmini, l'ex presidente dei deputati Renato Brunetta, il vicepresidente della Camera, Mara Carfagna e Giorgio Mulè, portavoce unico dei gruppi. Sul tavolo ancora una volta il nodo dell'alleanza con il Carroccio.
BERLUSCONI - In casa Fi non va proprio giù la politica leghista del 'doppio forno' e c'è il forte sospetto che Salvini alla fine voglia lo strappo e stia solo cercando il pretesto per 'scaricare' il presidente azzurro e correre da solo alle prossime politiche, magari attraverso una sorta di accordo di desistenza con i Cinque stelle. Per questo, riferiscono fonti azzurre, l'ex premier avrebbe chiesto ai suoi di non fornire a via Bellerio nessun pretesto, perché Fi non deve assolutamente fare l'errore di intestarsi un eventuale strappo.
Visto lo stallo attuale, raccontano, Berlusconi sarebbe convinto che si andrà presto alle urne e per ora bisogna attendere l'evolversi della situazione e ribadire che l'unità della coalizione di centrodestra resta l'unico orizzonte politico possibile. Non a caso, Gelmini durante il direttivo di ieri a Montecitorio ha spiegato che ''per Forza Italia e Berlusconi la stella polare resta il centrodestra unito: alle prossime elezioni vogliamo presentarci agli italiani con la stessa coalizione - supportata da un programma già condiviso con gli alleati - che lo scorso 4 marzo è risultata la più votata".
SALVINI - Ieri Salvini , durante un incontro con i suoi parlamentari alla Camera ha serrato i ranghi spiegando tutti passaggi che hanno portato il 'governo del cambiamento' a infrangersi sul muro del Colle, confermando l'asse con M5S in vista delle prossime politiche e la politica del 'doppio forno', ovvero con i grillini e Fi. A dimostrare la sintonia con Di Maio, i toni meno duri usati ieri sera da entrambi nei confronti di Mattarella - emblematico il fatto che il capo politico del M5S abbia frenato sull'impeachment dicendosi pronto a "collaborare col Capo dello Stato" - tanto da far pensare all'ipotesi di un governo politico, ancora una volta targato M5S-Lega.
Quanto all'alleanza con Fi, Salvini avrebbe sottolineato la necessità di tenere unita la coalizione di centrodestra, ribadendo, nello stesso tempo, tutto il suo disappunto e amarezza per le uscite pubbliche di alcuni big azzurri, soprattutto quelle sull'anti-europeismo della Lega. In particolare, il segretario del Carroccio, raccontano, avrebbe fatto i nomi di Tajani, Gasparri e Brunetta. Parlano di coalizione unita e poi mi insultano, non riesco a capire, avrebbe detto in sostanza Salvini. Un modo per mandare un messaggio preciso a Silvio Berlusconi, che predica l'unità ma non riesce a tenere la linea, visto che alcuni azzurri non 'osservano' l'input di Arcore e colpiscono l'alleato Lega.
Anche lunedì Salvini si era lamentato di ''alcune dichiarazioni spiacevoli pronunciate da esponenti di Fi", che lo hanno definito ''traditore, irresponsabile e razzista''. Il leader del Carroccio non avrebbe digerito queste frasi, considerandole un attacco gratuito, che non aiuta certo a rasserenare il clima interno al centrodestra. Non a caso, ieri Salvini avrebbe fatto una sorta di 'black list', con tanto di nomi. Anche Nicola Molteni avrebbe puntato il dito su chi in Forza Italia continua ad attaccare la Lega pur chiedendo un centrodestra unito.
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