https://www.corriere.it/cronache/18_maggio_16/ruby-ter-berlusconi-rischia-sette-processi-giro-l-italia-cc48b820-58f7-11e8-a92f-c55317f6ffa7.shtml
Con le udienze di oggi a Roma e Torino si va ricomponendo il puzzle giudiziario. Altri processi previsti a Milano, Monza, Siena, Treviso e Pescara. L’accusa è sempre la stessa: aver corrotto le Olgettine che hanno testimoniato nel processo Ruby
Per Silvio Berlusconi, fresco di riabilitazione da parte dei giudici di Milano e dunque rientrato in possesso di tutti i suoi diritti politici (a partire dalla possibilità di candidarsi), si prospettano due nuovi processi: il leader di Forza Italia è stato infatti rinviato a giudizio a Roma in un filone della cosiddetta inchiesta «Ruby ter» mentre in contemporanea i pm di Torino hanno chiesto di processare il Cavaliere per un altro filone della medesima inchiesta. Complessivamente sono ben sette i processi che il Cavaliere rischia di affrontare in giro per l’Italia sempre per lo stesso reato: corruzione in atti giudiziari per aver pagato le ragazze che hanno testimoniato nel processo Ruby, dove Silvio è stato assolto dal reato di aver avuto rapporti sessuali a pagamento con la ragazza minorenne.
Spezzatino processuale
Lo «spezzatino» processuale e il giro dei tribunali d’Italia che Berlusconi rischia di affrontare è figlio di un provvedimento adottato nell’aprile del 2016 dalla gip di Milano Laura Marchiondelli: al momento di rinviare a giudizio l’ex premier per i soldi fatti avere alle Olgettine perché ammorbidissero la loro deposizione nel processo Ruby, la giudice aveva «spacchettato» l’inchiesta in sette filoni diversi. Il criterio seguito è quello della competenza territoriale: i processi vanno celebrati laddove i bonifici si sono perfezionati. I due provvedimento adottati oggi a Torino e a Roma vanno ricomponendo il puzzle: Berlusconi per i pagamenti alle ragazze (2.500 euro al mese ma in alcuni casi anche appartamenti e altre regalìe) è già a processo a Milano. Dovrà affrontare un analogo giudizio a Siena, a Monza e a Treviso mentre un altro processo è in corso a Pescara.
I pagamenti del ragionier Spinelli
Architrave delle accuse in tutti i casi sono la testimonianza del ragionier Giuseppe Spinelli, l’incaricato da Berlusconi di effettuare i bonifici, indagini bancarie che hanno «tracciato» i pagamenti ma anche le intercettazioni telefoniche a carico delle ragazze: in alcune di queste conversazioni è lo stesso Berlusconi a trattare il prezzo da pagare. Da imputato, lui si è sempre difeso affermando di aver pagato le ragazze per riparare il danno d’immagine da loro subito dopo essere finite sui giornali in quanto ospiti delle «cene eleganti» che avvenivano ad Arcore.
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