http://www.liberoquotidiano.it/news/economia/12002706/fininvest-bce-contro-berlusconi-condannato-non-puo-avere-banca-mediolanum.html
Contro Fininvest scende in campo Mario Draghi. La Bce, infatti, si schiera contro Fininvest: l'Eurotower si oppone al fatto che la holding di Arcore sia rientrata in pieno possesso della quota del 30% circa detenuta in Banca Mediolanum. La quota era stata congelata da Bankitalia due anni fa, a seguito della perdita dei requisiti reputazionali da parte dell'azionista di maggioranza della holding, Silvio Berlusconi, appunto, e poi riassegnata alla holding ell'ex presidente del Consiglio di Stato.
In una nota, Fininvest ha spiegato che la Bce, a seguito di un procedimento amministrativo istruito da Banca d'Italia, ha comunicato la propria decisione di opporsi a quella che definisce "l'acquisizione" da parte della stessa Fininvest "di una partecipazione qualificata" in Banca Mediolanum spa. La decisione segue l'esame da parte di Bce dell'operazione di fusione tra Mediolanum e Banca Mediolanum, annunciata nell'estate del 2015 per semplificare la struttura del gruppo bancario portando quella che era la controllante in seno alla ex controllata. A rimanere quotata a Piazza Affari è stata così Banca Mediolanum, dopo l'applicazione di un concambio di uno a uno.
Sulla vicenda della quota detenuta da Fininvest, inizialmente Bankitalia, in seguito alla condanna del Cav nell'estate 2013 per frode fiscale nel processo sui diritti tv Mediaset, aveva imposto alla holding l'alienazione della quota eccedente il 9,9% della banca guidata dalla famiglia Doris. Nella scorsa primavera, però, dopo un lungo iter il Consiglio di Stato aveva accettato il ricorso della holding permettendo alla stessa di non vendere il pacchetto azionario. Ma ora, la Bce, scavalca di fatto la legge italiana, e infatti Fininvest "contesta in radice il fondamento giuridico di questa decisione, nonché la legittimità degli atti del procedimento ceh ad una tale decisione hanno condotto".
E ancora, convinta della validità delle proprie ragioni che hanno già trovato pieno riconoscimento da parte del Consiglio di Stato, la società spiega che "tutelerà con la massima energia e determinazione i propri diritti ed interessi, agendo in tutte le sedi previste dalla normativa sia a livello nazionale che europeo".
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