http://diblas-udine.blogautore.repubblica.it/2011/01/15/quando-berlusconi-mostro-a-ruby-la-raccolta-di-francobolli/?refresh_ce
Quando un uomo invita una donna a seguirlo nel suo appartamento, perché vuole farle vedere la sua collezione di farfalle, comprendiamo tutti subito quali siano le sue intenzioni. In Italia si usa questo giro di parole. In Austria si fa lo stesso, solo che la collezione non è di farfalle, ma di francobolli. Paese che vai, modi di dire che trovi.
Di una collezione di francobolli, per esempio, hanno scritto ieri i giornali austriaci nei loro siti web, riferendo sull’indagine della Procura di Milano nei confronti del presidente del consiglio italiano Berlusconi, accusato di prostituzione minorile e concussione. Si racconta dei suoi incontri con la minorenne Karima El Mahroug, al secolo "Ruby Rubacuori" (la parola “rubacuori” viene tradotta in tedesco con “Herzensbrecherin”, perché i lettori ne capiscano il significato), aggiungendo che “si presume non le abbia mostrato soltanto francobolli”. In somma, anche su questo fronte, un primo ministro “del fare”.
Le pagine web dei media austriaci rispolverano l’intera vicenda dall’inizio, dato che i loro lettori non l’avevano potuta seguire giorno per giorno, come noi italiani, e si erano persi qualche puntata. Raccontano così dell’arrivo in Questura di Ruby, la notte del 27 maggio, delle telefonate di Berlusconi per farla rilasciare, della parentela inventata con il presidente egiziano Mubarak, delle frequentazioni della villa di Arcore nei weekend tra febbraio e maggio del 2010, dei soldi che avrebbe ricevuto per le sue prestazioni. E poi ancora dei precedenti con Noemi Letizia, con i party a palazzo Graziani e nella villa in Sardegna.
Berlusconi potrà ben definire “ridicola” la vicenda e “assurda” l’indagine nei suoi confronti e ironizzare sui pm di Milano che “si sono inventati il reato di cena a casa del presidente del consiglio”. Resta il fatto che la sua immagine in Austria è a pezzi.
Qualche settimana fa avevamo riferito in questo blog sulla parola “fremdschämen”, proclamata nel 2010 “parola dell’anno” da una giuria di esperti dell’Università di Graz, tra quelle segnalate via internet. “Fremdschämen” significa provare vergogna, imbarazzo per i comportamenti di un’altra persona, di cui non si è responsabili e per evitare i quali non si può far nulla. Era stata scelta con riferimento ai comportamenti di alcuni politici austriaci. Dopo quel che hanno scritto ieri i siti web dei giornali austriaci (e dopo ciò che sarà pubblicato oggi nelle loro edizioni stampate), è probabile che anche gli italiani che vivono in Austria o che vi si recano per lavoro o turismo proveranno un po’ di imbarazzo, senza averne colpa.
Tutti i siti web pubblicano foto di Ruby accostata a quella di Berlusconi. Questa sotto il titolo è stata tratta dalla "Kleine Zeitung".
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