La figlia piccola di un pastore era intenta ad accudire il gregge del
padre in un pascolo vicino Betlemme, quando vide degli altri
pastori che camminavano speditamente verso la città. Si avvicinò
e chiese loro dove andavano cosi di fretta. Gli risposero che
quella notte era nato il bambino Gesù e che loro stavano andando
a rendergli omaggio portandogli della frutta, miele e una colomba
bianca.La ragazzina avrebbe tanto voluto andare con i pastori per vedere il
Bambino Gesù, ma non aveva niente da portare come regalo. I
pastori andarono via e lei rimase da sola e triste, così triste
che cadde in ginocchio piangendo. Le sue lacrime cadevano nella
neve mentre guardava il cielo in quella notte così stranamente
luminosa. La ragazzina non sapeva che un angelo aveva assistito
alla sua disperazione. Quando abbassò gli occhi si accorse che le
sue lacrime erano diventate delle bellissime rose di un colore
rosa pallido. Felice, si alzò e le raccolse.
Adesso aveva qualcosa da portare in dono.
Partì subito verso la città e portò il mazzo di rose a Maria
come dono per il figlio appena nato.
Gli origini
Nel suo libro "La Milpa e l'origine del calendario Maya", Paulino Romero Conde emette la teoria che lo Tzolkin, il calendario iniziale dei Maya, è collegato alla milpa, un sistema usato dai Maya per coltivare il granoturco. Il motivo principale per questo è l'importanza che ebbe la sua coltura visto che è stato l'unico cereale che fossero in grado di addomesticare.
"Le attività principali per la coltivazione del granoturco: taglio degli alberi, bruciarli, piantare il cereale, togliere l'erbaccia mentre cresce, piegare la pianta quando è matura e lasciarla asciugare sul campo, poi raccoglierlo e dopo alcuni anni spostare la coltivazione verso una nuova postazione. Questa pratica di tagliare e bruciare è stata denominata "milpa", parola azteca per "campo da granoturco". Questa attività è ancora oggi molto importante per la popolazione Maya che continua ad effettuarla nello stesso modo dei loro antenati.
Man mano che la popolazione maya aumentò e l'esigenza di migliorare i raccolti, obbligò a selezionare diverse varietà e coordinare con attenzione le date di coltura con il ciclo delle piogge.
Il conteggio del tempo usato per la coltura del granoturco dovette essere basato sulla numerazione iniziale maya che consisteva del numero delle dita sulle mani e piedi, 20, un kal. L'osservazione che 13 kal (260 giorni) erano necessari per scegliere la locazione per la milpa fino bruciare la fetta di foresta e uguale numero di kal per la piantatura, la crescita e la raccolta fino ad immagazzinare il granoturco, ha data origine al primo calendario maya.
Lo Tzolkin, nome maya derivato dalla parola tzol che significa "mettere in ordine" e kin che significa "giorno", era una cerimonia in cui i sacerdoti assegnavano l'ordine dei giorni per realizzare le attività del milpa e le cerimonie relative alle sue differenti fasi. Un primo ciclo Tzolkin era collegato con la preparazione della terra e un secondo ciclo Tzolkin era collegato direttamente con la crescita e la raccolta del granoturco.
Dal punto di vista religioso questo periodo di tempo 13 kal diede in primo luogo alla deificazione del numero 13 ed in secondo luogo alla creazione di un periodo di 13 giorni denominato Oxlahunkin che allora si trasformò nella base del calendario Tzolkin e un ciclo di milpa di 260 giorni finì per essere 20 periodi di 13 giorni.
Più avanti i maya si ressero conto del tempo necessario in cui il sole faceva un ciclo completo e la sua lunghezza fu stabilita in 28 periodi di 13 giorni fino arrivare a 364 giorni, totale che non era esattamente un ciclo. Non sappiamo come ci sono arrivati ma finalmente sembra che divisero l'anno di 360 giorni chiamato Tun, in 18 mesi di 20 giorni, chiamati Uinal, ognuno con un nome diverso e i giorni furono numerati dallo 0 al 19. Quindi un period di cinque giorni, chiamato uayeb, fue aggiunto all'anno Tun dando nascita al calendario Haab. In questo calendario il uayeb fue messo appena prima l'inizio dell'anno astronomico. Il Tzolkin ed il Haab sono stati allora coordinati e questo diede origine al calendario circolare." I calendari maya
Il calendario Maya che troviamo sui codici sopravissuti alla conquista spagnola e al rogo di documenti a mano del vescovo Diego de Landa, a Mani, Yucatan, Messico, sono usati oggi per confermare i calcoli scritti in quei codici e per calcolare le date delle stele e architravi maya. Questo calendario è denominato l'iniziale calendario di serie o il calendario del Conto Lungo e include i seguenti tre diversi calendari perfettamente coordinati tra di loro.
a). - Un calendario astronomico che inizia nella data in cui il sole passa perpendicolarmente sullo zenith, un giorno fra il 24 - 26 luglio. Il suo calcolo è di 365,2420 giorni ed è stato usato per fissare la posizione dei solstizi, degli equinozi, dei giri sinodici dei pianeti nel nostro sistema solare, dei nodi degli eclissi e di altri fenomeni celesti. Questo calendario deve essere la base di riferimento usata dagli astronomi Maya (sacerdoti) per i loro calcoli astronomici che venivano effettuati con un minimo di 4 decimali. Esempi di questi possono essere trovati sui codici.
b). - Il calendario civile o Haab di 365 giorni riferito spesso come l'anno vago. Si compone di 18 mesi di 20 giorni e di un mese da 5 giorni denominato uayeb . La differenza di un quarto di un giorno rispetto al calendario astronomico rende necessario una correzione periodica tramite metodi previsti dai Maya. All'interno di questo calendario scorre l'anno Tun, lungo 360 giorni, usato per i calcoli calendaristici.
c).-Lo Tzolkin, nome Maya che significa "la distribuzione dei giorni", era una cerimonia effettuata sul nuovo anno astronomico. In questa cerimonia l'astronomo-sacerdote indicava i giorni in cui il lavoro agricolo e le cerimonie religiose dovevano avvenire all'interno di un ciclo di 260 giorni. Lo Tzolkin è inoltre il nome usato per indicare il calendario più importante dei Maya che inoltre è stato nominato calendario sacro o Circolo Sacro. è una combinazione di un ciclo di 13 giorni con un ciclo di 20 periodi (kin). Durante ogni anno Haab di 365 giorni scorre sempre uno Tzolkin di 260 giorni.
I Maya descrivono solitamente una data specificando la relativa posizione sia nel Tzolkin che nell' Haab, l'allineamento del Circolo Sacro e l'anno vago genera il ciclo congiunto denominato il Calendario Circolare. Il diagramma spiega graficamente come i calendari Tzolkin ed Haab si coordinano. La rotella più piccola con 260 denti (sinistra) ha su ognuno il nome dei 260 giorni dell'anno Tzolkin e la rotella più grande con 365 denti (destra) ha in ogni interstizio il nome di ciascuna delle posizioni dell'anno Haab. Poiché l'anno Haab inizia sempre su una data 0 Popo e l'anno Tzolkin inizia solamente su un giorno chiamato Ik, Manik, Eb o Caban, quando 2 Ik è in congunzione con 0 Pop, la rotella A gira in senso orario e la rotella B gira in senso antiorario, si vede il nome del giorno Tzolkin che corrisponde ad ogni posizione Haab. I componenti
I kin
L'anno dei Maya ha un'unità base denominata Kin, parola che significa giorno, sole, ecc. Il calendario Tzolkin ha un ciclo di 20 nomi di giorni combinato con un ciclo di 13 numeri di giorno. Ciascuno di questi 20 nomi viene rappresentato da un glifo e sono: Imix, Ik, Akbal, Kan, Chicchan, Cimi, Manik, Lamat, Muluc, Oc, Chuen, Eb, Ben, Ix, Men, Cib, Caban, Etznab, Cauac e Ahau (Vedere grafico superiore).
Gli Uinal L'anno Maya è diviso in 19 mesi, denominati Uinal, ciascuno ha un nome e un glifo (Vedi grafico sotto). Di questi mesi, i primi diciotto hanno venti giorni e l'ultimo, denominato Uayeb, ha solo 5 giorni. I giorni dentro un mese sono numerati dallo 0 a il 19 con l'eccezione di Uayeb i cui giorni sono numerati dallo 0 al 4.
I numeri
Per scrivere le date i Maya utilizzarono entrambi, il glifo corrispondente al differente periodo di tempo e il numero, di ciascuno di loro. I Maya svilupparono un sistema matematico unico che usa punti e barre ogni cinque unità. I numeri possono essere scritti verticale oppure orizzontalmente. Loro scoprirono e usarono lo zero così come un sistema vigesimale di puntazione similare al sistema decimale oggi utilizzato. Vedere grafico per i simboli ei loro equivalenti arabici.
Visto che il sistema numerico Maya è basato su 20 unità, quando un numero superiore a 19 deve essere scritto, si usa un sistema che si sviluppa verso l'alto. Così per scrivere 20, disponevano uno zero nella posizione inferiore con un puntino in cima ad esso. Il puntino in questo posto significa un'unità del secondo ordine che vale 20. Per scrivere 21, lo zero cambia ad un puntino e per i numeri successivi il conteggio originale di 19 seguirà nella prima posizione. Una volta raggiungono di nuovo 19, altre unità vengono aggiunte alla seconda posizione. Questa unità per i calcoli matematici normale vale 400 (20 x 20) ma per i calcoli calendaristici la terza unità diventa 360 anziché 400, dopodiché il resto delle posizioni si sviluppa moltiplicando per 20 quelle precedenti.
Abbiamo accennato precedentemente che i Maya hanno fissato una data per iniziare i loro calcoli calendaristici. Questa data è 4 Ahau 8 Kumku che nel calendario gregoriano oggi utilizzato corrisponde al 13 agosto 3114 avanti Cristo.
Il calendario Maya, uno dei calendari più complessi di tutto il mondo e in base al quale si specula sulla fine del mondo nel 2012, è costituito dalla convergenza di tre differenti calendari ed è infatti iconograficamente rappresentato da tre cerchi concentrici. Ad ogni cerchio corrisponde infatti un calendario.
I tre calendari utilizzati dai Maya sono:
- Tzolkin ossia il calendario religioso. Questo calendario è formato da 260 giorni e nasce dalla combinazione di due cicli che sono rispettivamente costituiti da 13 e da 20 giorni. Il ciclo di 13 giorni nasce per attribuire ad ogni giorno del calendario un numero mentre il ciclo di 20 giorni nasce per attribuirgli un nome. Ognuno dei 260 giorni possiede quindi una sua specifica denominazione costituita sia da un numero che da un nome.
- Haab ossia il calendario civile. Questo calendario è per molti versi molto più simile a quello a cui anche noi siamo abituati. Si tratta infatti di un calendario formato da 365 giorni e basato sul passare delle stagioni. I mesi in cui il calendario viene suddiviso sono 18 ed ognuno è costituito da 20 giorni. Avanzano poi 5 giorni che vengono chiamati Uayeb e che sono considerati nella cultura Maya giorni pieni di sfortuna.
- Il lungo computo ossia un sistema nato per conteggiare il ciclo della storia nella sua interezza. I calendari Tzolkin e quello Haab non prendono in considerazione gli anni ma solo ed esclusivamente i giorni. Era necessario quindi che vi fosse un terzo calendario, il lungo computo appunto, attraverso il quale fosse possibile calcolare anche lo scorrere degli anni. Ogni ciclo del lungo computo viene fatto corrispondere nella cultura Maya ad un’era del mondo. I Maya hanno calcolato che esattamente ogni 52 anni le date dei calendari Tzolkin e Haab coincidono e che questa coincidenza avviene proprio al termine di ogni ciclo del lungo computo.
Il calendario Maya risulta quindi non solo molto complesso ma anche di una precisione matematica che potremmo definire strabiliante.
I Maya hanno elaborato un loro particolare tipo di oroscopo basato sulle caratteristiche di tredici differenti animali:
- Falcone (8 febbraio – 8 marzo) a cui corrisponde una personalità forte e con alte ambizioni. Si tratta di persone determinate che farebbero di tutto per arrivare alla loro meta e che proprio per questo hanno grandi attitudini al potere. Sono persone però molto responsabili e che sanno esattamente che cosa significhi “dovere”. Sono intelligenti e brillanti e amano molto gli studi.
- Giaguaro (9 marzo – 5 aprile) a cui corrisponde una personalità determinata. Si tratta di persone che sanno perfettamente cosa vogliono e come ottenerlo agendo con immenso coraggio. Sono anche persone molto altruiste che vogliono aiutare il prossimo e soprattutto le persone più deboli.
- Cane (6 aprile – 3 maggio) a cui corrisponde una personalità fortemente altruista. Sono persone che farebbero qualsiasi cosa per aiutare gli altri anche mettendo loro stessi al secondo posto e soffrendo. Sono però persone molto timide.
- Serpente (4 maggio – 31 maggio) a cui cirrisponde una personalità una personalità artistica e allo stesso tempo molto ambiziosa. Sono persone sensibili e sagge che hanno un elevato gusto estetico. Sanno quello che vogliono e fanno di tutto per ottenerlo ma mai andrebbero contro agli amici.
- Lepre (1 giugno – 28 giugno) a cui corrisponde una personalità molto socevole. Sono persone perennemente allegre e che sanno mettersi in comunicazione con chiunque. Sono infatti circondati da molte persone che provano per loro un grande affetto.
- Tartaruga (29 giugno – 26 luglio) a cui corrisponde una personalità molto calma. La loro tranquillità rende queste persone molto pazienti e anche tolleranti che non si lasciano mettere i piedi in testa da alcun tipo di situazione. Se qualcosa sembra non essere di loro gradimento loro semplicemente vanno in un altro luogo.
- Pipistrello (27 luglio – 23 agosto) a cui corrisponde una personalità molto istintiva. L’istinto di queste persone non significa irrazionalità. Molto più semplicemente loro sanno sempre cosa è meglio fare senza bisogno di pianificare le loro azioni in modo preventivo. Hanno forti attitudini al comando e non temono alcun tipo di sfida.
- Scorpione (24 agosto – 20 settembre) a cui corrispondono persone molto intelligenti e carismatiche che proprio per questo riescono ad attrarre facilmente gli altri.
- Cervo (21 settembre – 18 ottobre) a cui corrisponde una personalità dotata di grande creatività. Sono persono timide e un pò chiuse in se stesse dotate però di una fervida immaginazione e di capacità creative ed artistiche fuori dal comune.
- Civetta (19 ottobre – 15 novembre) a cui corrisponde una personalità intuitiva. Queste persone sono infatti capaci di intuire la tipologia di persona che hanno dinanzi a sè. Sono inizialmente timide proprio perchè prima devono capire chi hanno di fronte ma se si fidano sono in grado di lasciarsi andare del tutto ed essere degli ottimi compagni e amici. Non riescono a passare mai inosservate.
- Pavone (16 novembre – 13 dicembre) a cui corrispondono persone molto sicure di sè. Conoscono alla perfezione le proprie qualità e la superiorità sugli altri. Sono anche molto ambiziose e vogliono migliorarsi continuamente. Hanno grandi doti creative ed un’elevata dose di originalità.
- Lucertola (14 dicembre – 10 gennaio) a cui corrisponde una personalità mutevole ed adattabile. Sono persone capaci infatti di mutare a seconda delle circostanze. questo purtroppo le porta però ad essere per tutta la vita alla ricerca della loro vera identità.
- Scimmia (11 gennaio – 7 febbraio) a cui corrisponde una personalità molto indipendente. Sono persone che amano la propria libertà e che sanno essere di mente molto aperta in modo da accettare qualsiasi tipologia di evento. Sono però persone molto irrequiete.
La civiltà Maya raggiunse traguardi scientifici notevoli. ..
Per contare gli anni, utilizzava stelle e pianeti: il "Grande Conto", basato sui movimenti del pianeta Venere. Essi divisero il tempo in una serie di cicli che cominciavano dalla nascita di Venere. Ogni ciclo durava 1 milione e 872 000 giorni. Il ciclo che ora stiamo vivendo ha avuto inizio il 13 agosto dell'anno 3114 prima di Cristo e finirà il 21 dicembre 2012 dopo Cristo. I Maya erano del tutto sicuri dell'attuale ciclo ed erano altrettanto convinti che fosse l'ultimo. Quando il mondo avrà completato questo ciclo, dicevano, finirà fra disastrose inondazioni, terremoti e incendi: uno scenario molto simile alle profezie del Nuovo Testamento.
.. Sotto i nostri occhi tutti i giorni ci sono le guerre (pensate addirittura che siamo arrivati a fare una guerra per fare la pace!), .. i vulcani sembrano essersi svegliati da lunghi anni di letargo, i terremoti e i maremoti fanno tremare il cuore degli uomini. Vediamo continuamente alluvioni e tifoni che sembrano spazzare via come dello sporco, come se ci fosse qualcosa da lavare. .. E la Terra riceve ogni giorno la sua abbondante razione di contaminazione, con gli scarti industriali e l'immondizia.
Stiamo devastando l'armonia naturale. Che il clima sia cambiato è l'opinione di tutti, anche se a volte facciamo finta che non sia vero.
La temperatura sta aumentando e non ce ne preoccupiamo più di tanto, e questo aumento provoca piogge anomale con conseguenze di tifoni, tornadi, terremoti...
In molte religioni ci sono profezie che coincidono nell'affermare che stiamo vivendo un periodo particolarmente difficile, che annuncia un passaggio dell'umanità verso una nuova era. .. I Maya, qualcosa che abbiamo conosciuto soltanto nel 1500 con l'invasione degli spagnoli, hanno previsto tutto questo, perché è tutto scritto. Facendo uno studio scientifico e religioso sul funzionamento dell'universo sono riusciti a leggere nelle leggi imperscrutabili del cosmo, a scoprire gli effetti e le cause.
Quali sono gli effetti che causiamo noi alla Terra, alla galassia, al cosmo, con il nostro comportamento e quali sono gli effetti dei movimenti degli astri nel nostro comportamento.
Quello che resta incomprensibile è com'è possibile che da un calendario si possa desumere tutto questo? Allora spieghiamo un attimo cosa significa il calendario per i Maya. Il calendario così come lo conosciamo noi oggi, così come ci è arrivato, è probabilmente l'apice di un certo tipo di cultura del I° secolo a.C., tra il 50 e il 100 a.C. e quasi sicuramente a detta degli esperti, non sono stati i Maya ma i Toltechi a farlo, un popolo che veniva dal nord anche se non si sa di preciso da dove, forse avevano conosciuto altre civiltà! Questo calendario è così preciso, fatto da sacerdoti che erano anche astronomi, filosofi e scienziati, che l'eclissi solare dell'11 agosto 1999 si è verificata con 33 secondi di ritardo rispetto al tempo previsto dai Maya, previsione fatta intorno al 3.000 a.C.!
Il calendario Maya è costituito da 9 elementi fondamentali: il Giorno che si chiama Kin, che nominava anche il Sole e il sacerdote solare, quindi qualcosa di vicino, di caldo, che da vita. Ogni giorno ha un proprio nome e quindi ci sono diversi Kin. Poi ci sono i Uinal, i mesi: sono di 20 giorni più un mese aggiuntivo di 5 giorni per arrivare a 365. Non aggiungevano un giorno ad un mese ogni 4 anni come facciamo noi, non c'era l'anno bisestile, tutti gli anni c'era un mese di 5 giorni, quindi arrivavano sempre a 365. Poi c'era il Tun che equivale all'anno di 365 giorni, il Katun che sono 20 anni, cioè 20 Tun, il Baktun, il Karaktun, che moltiplicano sempre per 20, il Kinciltun fino ad arrivare all'Autun. Vanno poi aggiunte altre piccole modificazioni, in modo da avere una precisione di tempi sulle stagioni e sugli orari, in modo che l'anno era sempre conteggiato con precisione.
La cosa che va sottolineata maggiormente è che lo scopo principale del calendario non era quello di stabilire con precisione le date degli avvenimenti, era lo strumento principale per raccordare le azioni degli uomini e dei capi Maya con tutto il movimento dell'universo.
L'azione doveva concordare con l'equilibrio universale.
Le decisioni dei Re dovevano essere concordanti con i ritmi cosmici.
Quindi ci doveva essere un equilibrio tale che doveva essere preso da questi movimenti riportati nel calendario. Ecco perché i nostri scienziati, quando sono andati a fare gli scavi si sono trovati di fronte a dei monumenti che sicuramente erano stati costruiti nel II° secolo dopo Cristo, due monumenti uguali, soltanto che uno riportava tutti gli avvenimenti di 3.000 anni prima e uno gli avvenimenti di 90.000 anni dopo. E non si riusciva a spiegare perché costruivano quei calendari che non servono per le datazioni.
I Maya hanno scoperto che così come la Terra gira intorno al Sole, tutto il sistema solare nel quale anche la Terra si trova gira intorno alla galassia, fa un giro e il calendario Maya dura 25625 anni, non dura 365 giorni. È come se fosse l'anno galattico e non l'anno terrestre! Lo studio sul Sole che hanno fatto ha permesso loro di scoprire che il sistema solare intero si muove, che l'universo ha dei cicli periodici di tempo che iniziano e che hanno un termine, come il giorno e la notte. Essi scoprirono che il sistema solare percorre una ellisse che ha come centro il centro della galassia. Questo vuol dire che il Sole e tutti i suoi pianeti si muovono in cicli, in relazione alla luce centrale della galassia, che loro chiamavano Unabku, un cosa viva, intelligente, il Dio dell'universo. Essi hanno stabilito che questa ellisse, questo giro completo che compie il sistema solare dura 25.625 anni, il ciclo di un anno galattico, ma loro lo consideravano come un giorno galattico. Dicevano che alla metà di questo percorso, circa 12.800 anni, siamo più vicini al centro della galassia, come avviene per noi con le stagioni. I Maya avevano scoperto che quando il sistema solare andava agli estremi della galassia era la notte, lontano dal Sole; quando si riavvicinava era il giorno. Questo mezzo giro dura 12.800, quindi abbiamo 12.800 anni di giorno e 12.800 di notte, come sono le 12 ore di dì e 12 ore di notte, ci sono le 12 ore dell'alba e le 12 ore del tramonto. E per la notte è lo stesso, ci sono le 12 ore del vespro e le 12 ore che precedono l'alba. Quindi c'è un andirivieni di luci e di ombre, di notte e di sole, che determinano questo giorno galattico. Così scopriamo che esiste un mattino galattico, è il momento in cui lasciamo l'oscurità della notte per entrare nella luce. Esiste il giorno pieno dove il Sole centrale si fa sentire con maggiore intensità e calore ed è l'età di pieno sviluppo delle civiltà, in cui esprimono il meglio di se stesse. Quindi viene la sera, il momento di incertezza, il momento di ansia, dove la luce comincia a mancare. Il quarto ciclo è il vespro dove si realizza un coscienza di tutti i fatti avvenuti, come quando alla sera ci facciamo un esame di coscienza, il momento dei resoconti. Infine ci sarà la notte, la parte più lontana dalla luce, in cui comunque l'occhio rimane attento e vigile in attesa che spunti la nuova alba. Questo é il giorno galattico, questo é l'anno galattico. Se abbiamo capito questa situazione, vi rendete conto che i Maya non facevano il calendario dall'esterno, dicevano soltanto che adesso siamo nel 2000 e stiamo vivendo il passaggio, domani saremo in un certo modo perché abbiamo sperimentato una cosa e avremo un bagaglio diverso; e tutta questa sperimentazione durava appunto 25.625 anni, altro che un ciclo di vite per fare esperienze! Loro vivevano all'interno del calendario che era la loro vita, perché era il momento in cui si rapportavano con il loro esterno e interno. Quindi quando parliamo di profezie Maya non esistono profezie, esistono delle previsioni, delle descrizioni di ciò che sta avvenendo e non di ciò che avverrà; è l'evoluzione dell'uomo, attraverso un ciclo che inizia, poi finisce, poi ricomincia un altro ciclo e così via.
.. Le date che adesso vi dirò rappresentano l'ultimo Katun, cioè gli ultimi 20 anni. Per la precisione comincerò a raccontarvelo dal 13 Au 8 Kauak, cioè dall'11 Agosto 1999. Allora, loro dicono che già dal 1992 l'umanità vive nell'ultimo Katun, un tempo molto importante, perché è il tempo della conclusione del ciclo, la fine dei famosi 25.625 anni, non la fine del mondo. In questo momento viviamo in un mondo di miseria, di odio e di schiavitù, soprattutto morale, psichica, materiale. Questo momento di schiavitù terminerà quando finisce l'ultimo Katun, cioè gli ultimi 20 anni, e dicono perfettamente la data: sabato 21 dicembre 2012. In quel giorno finisce questo ciclo .. in cui noi stiamo vivendo, momento di odio e di paura. Entro questa data dobbiamo fare in modo di ritornare ad essere uomini pensanti. .. L'uomo dovrà .. rivoluzionare se stesso, il proprio pensiero e reintegrarsi in questa musica cosmica a tempo, in modo tale da mettersi in armonia con l'universo. Dovrà comprendere che il tutto è vivo e che egli è parte del tutto.
.. Questo ultimo tempo di 20 anni viene chiamato dai Maya "il tempo del non tempo", perché è il periodo in cui siamo nel momento in cui non è giorno ma nemmeno notte: é prima dell'alba. Questo periodo loro lo indicano negli ultimi 13 anni perché lo fanno partire dal 1999. .. In questo periodo apparirà una .. cometa o asteroide e sarà molto dannosa per l'umanità. La sua traiettoria potrebbe essere d'impatto sulla Terra.... Intanto è vero, gli astronomi inglesi per ultimi hanno dichiarato che hanno fatto una task force con una spesa altissima, affinché "nel caso" e "per ipotesi" che un asteroide venisse dall'universo per impattare sulla Terra, dei missili sarebbero pronti a partire per distruggerlo. Questo è stato pubblicato su tutti i giornali: l'Inghilterra (nel 1999) ha dichiarato pubblicamente che ha istituito una task force; gli americani sono già 7-8 anni che hanno questa task force alla NASA (da cui il film "Armageddon"). Tutti sono in allerta perché è possibile che ci sia un asteroide o una cometa che possa impattare sulla Terra.Ma è degli ultimi anni la diramazione ufficiale in tutti i giornali della notizia che esiste una fascia di asteroidi che si sta avvicinando molto pericolosamente alla Terra, e che con probabilità discutibili, che vanno dal 20% al 75%, una di queste asteroidi potrebbe impattare sulla Terra...
Secondo i Maya ci furono cinque Ere cosmiche, corrispondenti
ad altrettante civiltà.
Le precedenti quattro Ere (dell’Acqua, Aria, Fuoco e Terra) sarebbero tutte terminate con degli immani sconvolgimenti ambientali.Alcuni studiosi affermano che la prima civiltà - quella distrutta
dall’Acqua - era Atlantide. Nel Popol Vuh dei Maya Quiché,
si legge: "un diluvio fu suscitato dal Cuore del Cielo...
una pesante resina cadde dal cielo.. la faccia della terra si oscurò,
e una nera pioggia cadde su di essa, notte e giorno".
Secondo il calendario Maya, l’attuale Età dell’Oro (la quinta), terminerà nel 2012. Cosa ci dobbiamo aspettare? Secondo i ricercatori Maurice Cotterell e Adrian Gilbert,i cataclismi che caratterizzarono la fine delle Ere Maya furono causati da una inversione del campo magnetico terrestre, dovuto ad uno spostamento dell’asse del pianeta. La Terra infatti subirebbe periodicamente una variazione dell’inclinazione assiale rispetto al piano dell’ellittica del sistema solare. Ciò provocherebbe scenari apocalittici, descritti dallo storico Immanuel Velikvosky nel suo libro "Earth in Upheaval".
"...Un terremoto farebbe tremare il globo intero. Aria e acqua si muoverebbero di continuo per inerzia, la Terra sarebbe spazzata da uragani e i mari investirebbero i continenti... La temperatura diverrebbe torrida e le rocce verrebbero liquefatte, i vulcani erutterebbero, la lava scorrerebbe dalle fratture nel terreno squarciato, ricoprendo vaste zone. Dalle pianure spunterebbero come funghi le montagne, che continuerebbero a salire sovrapponendosi alle pendici di altre montagne e causando faglie e spaccature immani.
I laghi sarebbero inclinati e svuotati, i fiumi cambierebbero il loro corso, grandi estensioni di terreno verrebbero sommerse dal mare con tutti i loro abitanti. Le foreste sarebbero divorate dalle fiamme e gli uragani e i venti impetuosi le strapperebbero dal terreno... Il mare, abbandonato dalle acque, si tramuterebbe in un deserto. E se lo spostamento dell’asse fosse accompagnato da un cambiamento nella velocità di rotazione, le acque degli oceani equatoriali si ritirerebbero verso i poli e alte maree e uragani spazzerebbero la Terra da un polo all’altro.
Lo spostamento dell’asse cambierebbe il clima in ogni luogo...
Nel caso di un rapido spostamento dell’asse terrestre, molte specie di animali sulla Terra e nel mare sarebbero distrutte e la civiltà, se ancora esistesse, sarebbe ridotta in rovine".
Lo scenario ipotizzato da Velikovsky, presuppone la fine della vita sul pianeta terra. Per le persone che ignorano la fisica, può sembrare eccessivo. Alcuni direbbero farneticazioni, ma vi assicuro che nell’universo eventi del genere sono all’ordine del giorno. Inoltre basterebbe un asteroide di grosse dimensioni che colpisse il nostro pianeta per evocare scenari del genere. L’assurdo è che tutto questo sarebbe naturale. Quello che non è naturale è credere che sia impossibile. Sono certo che se l’uomo avesse la consapevolezza di quanto è fragile e precaria la sua esistenza su questo pianeta perderebbe l’illusione di possedere il massimo possibile, incurante delle vittime innocenti che tale scelta comporta.
Velikovsky , oltre a ricalcare le leggende Maya, espone scientificamente le profezie del monaco Basilio Cotterell, in base ai suoi studi sull’attività delle macchie solari e sul calendario Maya, ha concluso che la profezia relativa alla fine della quinta Era deriva da un calcolo della prossima inversione del campo magnetico terrestre, prevista per il 2012.Alcuni studiosi americani affermano che la civiltà Maya fu distrutta da calamità naturali, quali l’improvviso innalzamento della temperatura terrestre. E secondo loro tali fenomeni sono ciclici.
Secondo i Maya tali eventi sarebbero previsti per il 2012.
Chissà, forse fu proprio uno spostamento dell’asse terrestre che fece scomparire la civiltà Maya. Ad avvalorare tale profezia, anche se indirettamente, è il dossier presentato dal Pentagono nel 2003 in cui per il 2020 si prevedono immani catastrofi che sconvolgerebbero il pianeta, provocate dall’aumento della temperatura.
Secondo recenti studi, tutto lascia credere che ciclicamente la terra subisce una specie di reset, per dare inizio ad una nuova era. Secondo alcuni studiosi siamo prossimi a tale traguardo...
Tutto il visibile e l'invisibile vibra in una determinata frequenza perché è energia. Quando lo stato vibrazionale è lento l'energia ci appare densa e tende a solidificarsi. Tuttavia, se osserviamo un solido al microscopio elettronico possiamo osservare che esso vibra sempre di energia; esso non esisterebbe se non vibrasse. Un aumento della velocità di vibrazione corrisponde a una diminuzione della densità dell'energia, come nel caso del ghiaccio che diventa acqua e l'acqua diventa vapore non visibile. Il calore ha determinato un aumento della velocità vibrazionale e il ghiaccio si è liquefatto; l'ulteriore elevazione del calore, e quindi della velocità vibrazionale, ha reso l'acqua ancor meno solida trasformandola in vapore.
Questo principio vale per ogni sostanza solida. Ad esempio, anche il metallo si scioglie nel momento in cui viene sottoposto ad alte temperature a causa del cambiamento del suo stato vibrazionale.
Un aumento dello stato vibrazionale corrisponde a un aumento della temperatura. Anche la Terra sta modificando le sue vibrazioni al rialzo, come è dimostrato dall'innalzamento della temperatura.
Gli scienziati hanno identificato questo fenomeno già nel 1991.
Oggi il clima della Terra è fortemente alterato e ciò viene attribuito al "surriscaldamento globale".
Molte correnti scientifiche vogliono, a tutti i costi, far credere all'opinione pubblica che il fenomeno sia causato dall'inquinamento industriale. Gli agenti inquinanti non fanno bene all'ecosistema, ma non sono certo essi la vera causa dell'innalzamento delle temperature. La vera causa del rialzo delle temperature globali è dovuta dall'aumento della frequenza vibrazionale del campo energetico planetario che sta aumentando in maniera esponenziale.
Si tratta della frequenza sonora della Terra che sta aumentando con molta velocità. Essa è la frequenza sonora di base conosciuta con il nome di Risonanza di cavità Schumann, che fu identificata già nel 1899. Dal momento della sua scoperta al 1940 questa frequenza è rimasta inalterata a circa 7,8 hertz o 7 cicli al secondo. L'inizio del suo innalzamento è avvenuto nel 1986-87 e all'inizio del 1996 aveva raggiunto gli 8,6 hertz. Attualmente, secondo recenti stime, il valore della risonanza di cavità Schumann avrebbe già superato i 10 hertz e continuerebbe ad aumentare ulteriormente.
Ma non finisce qui !
L'aumento della risonanza di cavità Schumann è "accompagnato" da un altro fenomeno: la diminuzione del campo magnetico terrestre. Il nostro pianeta è un enorme magnete avente una moltitudine di livelli che ruotano per formare un campo magnetico. L'intensità della densità del campo magnetica è proporzionale alla velocità di rotazione del pianeta. Tanto tempo fa, all'incirca duemila anni fa, l'intensità del campo magnetico terrestre raggiunse il massimo della sua intensità, ma da allora questa intensità è sempre diminuita, man mano che la Terra diminuiva la sua velocità di rotazione. Attualmente il campo magnetico terrestre ha raggiunto una flessione pari al 50 per cento se comparato a quello di 1.500 anni fa.
Questo fenomeno, che è destinato ad andare avanti, rientra in un meccanismo del tutto naturale. Per rendere l'idea, un po' come il meccanismo che regola le stagioni, ma assai più complicato e potente.
Secondo il geologo Gregg Braden , tanto tempo fa i Maya ritenevano che il culmine della trasformazione poteva essere raggiunto nel 2012, quando la risonanza magnetica potrebbe toccare i 13 cicli al secondo e il suo campo magnetico potrebbe addirittura assestarsi attorno allo zero.
Secondo Gregg Braden, il Punto Zero sarà associato alla quasi totale diminuzione del campo magnetico.
Con questi parametri così bassi la Terra cesserà di ruotare. Nonostante ciò, la gravità del pianeta non sparirà in quanto essa è governata da altre leggi, non dalla sua rotazione. Non sarà la prima volta che accadrà una simile trasformazione visto che una cosa simile pare si sia palesata per ben 14 volte negli ultimi 4,5 milioni di anni. L'ultima volta che il fenomeno è esordito risale tra gli 11mila e 13mila anni fa, un'era che molti esperti associano con la fine di Atlantide e l'inizio della ricostruzione dopo il grande cataclisma avvenuto dopo il 10500 a.C.
Esiste un Grande Ciclo di 26mila anni che governa questo processo di trasformazione e tredicimila anni fa ci trovavamo nel mezzo di esso.
Ora, questo Grande Ciclo è in dirittura d'arrivo e questo comporterà enormi mutamenti. Gregg Braden non scarta certo la possibilità che il nostro pianeta possa smettere di roteare. Inoltre, da analisi del ghiaccio in Groenlandia e nelle aree polari emerge che probabilmente l'asse terrestre si sia spostato di recente, circa 3.500-3.600 anni fa. Tutte le volte che l'intensità del campo magnetico del nostro pianeta è diminuita, fenomeno che oggi possiamo sperimentare in prima persona, è corrisposto uno spostamento dei poli, ovvero l'inversione del nord e sud magnetico. Gregg Braden sostiene che per alcuni giorni la Terra smetterà di ruotare e poi inizierà a farlo in senso opposto.
Se il pianeta smetterà temporaneamente di ruotare avrà una metà illuminata e l'altra metà al buio, e questo fenomeno è descritto migliaia di anni fa dagli antichi. Questo processo lo si può osservare in una barra di ferro quando il flusso di elettricità che la attraversa viene invertito, si ha l'inversione dei poli.
Quando la Terra inizierà a ruotare in senso opposto muterà direzione il suo flusso elettrico, e quindi si invertiranno i poli.
Il dottor Brian Desborough sostiene che i media tendono a sminuire, e alla peggio, ignorare molti eventi geofisici. Anch'egli conferma la veloce diminuzione del campo magnetico terrestre che prossimamente raggiungerà lo zero. Anche il servizio geologico degli Stati Uniti conferma queste tesi.
L'ente di stato sostiene che ogni 500mila anni il campo magnetico terrestre raggiunge lo zero per poi riformarsi lentamente. Questa transazione causerà epocali trasformazioni geologiche, cataclismi terrestri, eruzioni esplosive dei vulcani, ecc., a causa del temporaneo blocco della rotazione del pianeta.
Colleghi di Brian Desborough affermano che il campo magnetico della Terra abbia già toccato lo zero e che si sia elevata la conversione dell'idrogeno in elio.
Questo processo di intensificazione delle frequenze non interessa solamente il nostro pianeta ma anche il sistema solare e l'intera galassia.
Gli antichi sapevano molto bene di queste svolte energetiche che causavano epocali cambiamenti strutturali e geofisici della Terra.
I calendari dei Maya (che risalgono a circa 18 mila anni fa), degli egizi (che risalgono a circa 39 mila anni fa), dei tibetani, dei cinesi e di altre civiltà portano nel periodo che corrisponde a quello nostro; quello che sta per terminare.
In particolare, i Maya parlavano di un tempo di transizione, ovvero del periodo di "Assenza di tempo", in cui il vecchio tempo veniva sostituito dal nuovo tempo. Secondo i Maya, il tutto iniziava nel luglio del 1982 e avrebbe condotto al cambiamento nel 21 dicembre 2012. Infatti, neanche a farlo apposta, attorno agli anni ottanta si inizia a sentire sempre con maggiore intensità di mutamenti del clima, del surriscaldamento della Terra e via dicendo...
Il Punto Zero Gregg Braden sta attualmente diffondendo notizie negli Stati Uniti e presso i vari media riguardo la prova scientifica del transito della Terra attraverso lo Strato Fotone e il rallentamento della rotazione terrestre.
Contemporaneamente si assiste ad un aumento della frequenza risonante della Terra (Risonanza Schumann).
Quando la Terra arresterà la sua rotazione e la frequenza di risonanza raggiungerà i 13 cicli saremo nel campo magnetico punto zero. La Terra arresterà la sua rotazione e, nel giro di due o tre giorni, comincerà a girare nella direzione opposta. Questo fenomeno produrrà un'inversione del campo magnetico intorno alla Terra.
L'Aumento della Frequenza di Base della Terra
La frequenza di base di fondo o battito cardiaco della Terra (detto risonanza Shumann o SR) sta aumentando drammaticamente. Sebbene ci siano delle variazioni tra regioni geografiche, per decenni la misura complessiva era di 7,8 cicli al secondo. Un tempo si credeva che essa fosse costante; la comunicazione militare globale si sviluppò su tale frequenza. Da recenti rapporti si rileva un tasso di oltre 11 cicli.
La scienza non ne conosce il motivo né sa che farci. Gregg Braden ha trovato i dati raccolti da ricercatori norvegesi e russi; non è molto diffuso negli Stati Uniti. L'unico riferimento alla SR trovato nella sezione di riferimento della biblioteca di Seattle è connessa alla meteorologia. La scienza riconosce la SR come un indice sensibile delle variazioni di temperatura e delle condizioni metereologiche mondiali. Braden ritiene che la fluttuante SR possa essere un fattore che influisce sui violenti temporali, sulle inondazioni e sulle condizioni metereologiche degli ultimi anni.
La Diminuzione del Campo Magnetico Terrestre
Mentre il tasso del battito della Terra sta aumentando, la forza del suo campo magnetico sta diminuendo. A detta del professor Bannerjee dell'Università del Nuovo Messico, il campo ha perso fino alla metà della sua intensità negli ultimi 4000 anni; inoltre, a causa di un precursore di inversioni polari magnetiche in questa forza del campo, il professor Bannerjee ritiene che un'altra inversione debba accadere. Braden ne è convinto poiché questi cambiamenti ciclici sono associati alle inversioni e nella memoria geologica della terra relativa alle inversioni magnetiche si rilevano precedenti cambiamenti. Inoltre, nella vasta scala temporale presa in esame, ce ne sono stati diversi.
Cosa è una Risonanza Schumann
Credeteci o no, la Terra si comporta come un enorme circuito elettrico.
L'atmosfera è in realtà un debole conduttore e se non ci fossero fonti di carica, la sua carica elettrica si disperderebbe in circa 10 minuti.
C'è una cavità situata tra la superficie terrestre e il limite interno della ionosfera a 55 chilometri di altezza.
In qualsiasi momento, la carica totale che si trova in questa cavità è di 500.000 Coulomb.
C'è un flusso di corrente verticale tra la Terra e la ionosfera di 1 - 3 x 10^-12 Ampere per chilometro quadrato. La resistenza dell'atmosfera è di 200 Ohm. Il potenziale di voltaggio è di 200.000 Volt. In qualsiasi momento, ci sono circa 1000 temporali nel mondo. Ciascuno di essi produce da 0.5 a 1 Ampere e collettivamente rendono conto del flusso della corrente misurata nella cavità elettromagnetica terrestre. Le risonanze Schumann sono onde elettromagnetiche quasi permanenti che esistono in questa cavità.
Come le onde di una sorgente, non sono presenti in ogni momento, ma devono essere "eccitate" per poter essere osservate. Non sono provocate da qualcosa di interno alla Terra, dalla sua crosta o dal suo centro. Sembra che siano connesse all'attività elettrica dell'atmosfera, specialmente durante periodi di intensa attività di fulmini.
Hanno luogo a diverse frequenze tra i 6 e i 50 cicli al secondo; in particolare 7,8, 14, 20, 26, 33, 39 e 45 Hertz, con una variazione giornaliera di circa +/- 0,5 Hertz. Fino a quando le proprietà della cavità elettromagnetica terrestre rimangono abbastanza costanti, queste frequenze restano invariate. Presumibilmente c'è qualche cambiamento dovuto al ciclo solare della macchia solare dato che la ionosfera terrestre cambia con un ciclo di 11 anni dell'attività solare. Le risonanze Schumann si vedono più facilmente tra i 2000 e i 2200 UT.
Dato che l'atmosfera terrestre conduce una carica, una corrente e un voltaggio, non è sorprendente trovare tali onde elettromagnetiche. Le proprietà risonanti di questa cavità terrestre furono preannunciate per la prima volta dal fisico tedesco W.O. Schumann tra il 1952 e il 1957 e rilevate per la prima volta da Schumann e Konig nel 1954. La prima rappresentazione spettrale di questo fenomeno fu preparata da Balser e Wagner nel 1960. La maggior parte della ricerca degli ultimi 20 anni è stata condotta dal Dipartimento della Marina che studia la comunicazione a Frequenza Estremamente Bassa con i sottomarini.
C'è anche una storia di questa ricerca e una bibliografia estensiva.
Cos'è la frequenza Schumann ? La Frequenza Schuman (FS), prende il nome dal suo scopritore, colui che per primo la scoprì e la misurò.
Come tutto nell'universo, anche il nostro pianeta, Madre Terra, è composta da Energia, anzi come tutto, Madre Terra è Energia, che vibra secondo una frequenza particolare. Tali frequenze, sono a noi note con il nome di Hertz, che non sono altro che il numero di cicli vibratori che una qualsiasi cosa sviluppa ogni secondo. Facciamo ora una piccola digressione, sul nostro corpo umano, e sulle sue componenti.
Forse, non tutti voi sapete che il nostro corpo è molto simile come costituzione a quello del nostro pianeta. Madre Terra è composta per il 75% da acqua, così il nostro corpo, all'interno di Madre Terra ci sono una grande quantità di metalli in proporzioni varie, così anche il nostro corpo potrei andare avanti ad elencare un sacco di componenti che abbiamo in comune, ma mi ci vorrebbe troppo per elencarli tutti.
La stessa cosa vale da un punto di vista energetico, Madre Terra ha il suo sistema di Chakra, di meridiani energetici, Corpi Sottili che compongono l'Aura ecc. Esattamente come noi.
Le antiche civiltà e culture, ci insegnano che l'uomo se vuole vivere bene a tutti i livelli è bene che viva in simbiosi con il nostro pianeta.
Cosa che purtroppo in questi ultimi 2000 anni abbiamo sempre più smesso di fare. La cosa importante da tenere presente è che noi e Madre Terra stiamo vivendo insieme un processo di evoluzione, e per far sì che ciò avvenga è opportuno che si proceda insieme di pari passo.
Anzi la cosa più importante da tenere presente è che noi e Madre Terra SIAMO UNO.
Torniamo ora alla nostra FS, che è l'energia emessa da Madre Terra. Come vi ho detto in precedenza il suo scopritore fu un certo Schuman. Fu lui che per primo ne misurò la l'entità. Ciò avvenne nel 1898, a quell'epoca l'energia emessa da MT era di 7,8 Hertz o cicli secondo. Gli scienziati hanno sempre pensato che questo fosse un valore fisso. In quanto fino alla fine degli anni '70 la FS era rimasta invariata.
A quel punto successe qualcosa, che mandò in subbuglio tutta la comunità scientifica.
La frequenza di MT iniziava a modificarsi, e per l'esattezza a salire. Intorno al 1985/86 tale frequenza era passata da 7,8 a 8,6, un fenomeno che si pensava impossibile. Il dato aggiornato ad oggi (anno 2002) è di 11,9 cicli al secondo.
Risultati Possibili
1. Si avrà l'impressione che il tempo scorra più velocemente man mano che ci si avvicina al Punto Zero. Un giorno di 24 ore apparirà come un giorno della durata di circa 16 ore o meno. E' bene ricordare che la risonanza Schumann (o battito cardiaco di Madre Terra) è stata di 7,8 cicli per migliaia di anni, ma è in continuo aumento dal 1980. Attualmente è a circa 12 cicli. Si arresterà ai 13 cicli.
2. Il Punto Zero o il Passaggio delle Ere è stato predetto da antiche popolazioni per migliaia di anni.
Ci sono stati molti passaggi incluso quello che avviene ogni 13.000 anni ad ogni metà dell'anno 26.000, Processione dell'Equinozio.
3. Il Punto Zero o un'inversione dei poli magnetici probabilmente accadrà presto, nel giro di pochi anni. Potrebbe sincronizzarsi con il bioritmo terrestre di quattro cicli che ha luogo ogni 20 anni il 12 Agosto. La prossima ricorrenza è il 12 Agosto 2003. L'esperimento Philadelphia e il Progetto Montauk (segreto viaggio militare nel tempo) chiusero il 12 Agosto/bioritmo ventennale.
4. Si dice che dopo il Punto Zero il sole sorgerà ad ovest e tramonterà ad est, approssimativamente. Avvenimenti passati di questo cambiamento sono stati ritrovati in antiche rilevazioni.
5. E' interessante sapere che il Nuovo Ordine Mondiale si avrà entro il 2003.
6. Ciò può accadere oppure no, dato che dipende da molti fattori. State centrati e seguite il vostro intuito.
7. Il Balzo del Punto Zero probabilmente ci introdurrà nella quarta dimensione. In essa, ogni cosa si pensi o si desideri si manifesta all'istante. Sia che si tratti di amore che di paura. La nostra INTENZIONE sarà della massima importanza.
8. La maggior parte della tecnologia che conosciamo smetterà di operare.
Eventuali eccezioni potrebbero essere le tecnologie basate sul cosiddetto Punto Zero o energia libera.
9. Il nostro corpo fisico cambia man mano che ci avviciniamo al Punto Zero. Il nostro DNA verrà "promosso" a 12 filamenti. Si creerà un nuovo corpo leggero. Diventeremo più intuitivi. 10. Il calendario Maya predisse tutti i cambiamenti che stanno accadendo adesso. Dicono che stiamo superando l'età tecnologica e tornando ai cicli naturali della natura e dell'universo. Entro il 2012 saremo entrati nella 5 (quinta) dimensione, dopo il passaggio alla 4 (quarta) dimensione al Punto Zero.
11. Tutte queste informazioni non devono risultare allarmanti. Siate preparati ai cambiamenti che porteranno alla nuova era di luce. Stiamo andando aldilà del denaro e del tempo dove i concetti basati sulla paura si dissolveranno del tutto.
4 x small sirloin steaks, approx 200g each, trimmed of rind and excess fat
3 shallots, peeled
100g chestnut mushrooms, cleaned
15g salted butter
1 garlic clove, peeled
1 -2 tbsp Worcestershire sauce
1 tbsp Dijon mustard
75ml brandy
225ml double cream
Small handful of flat-leaf parsley, chopped
Olive oil
Salt and pepper
For the sautéed potatoes:
450g small Charlotte potatoes, cut in half
2 garlic cloves, peeled
3 sprigs of rosemary
40g salted butter
300g peas, to serve
How to make steak Diane with sautéed potatoes and peas
Parboil the potatoes in boiling salted water for 8-10 minutes or until just tender. Drain the potatoes and set aside.
Using a rolling pin, roll out the steaks to flatten and cut off the rind of fat. Season the steaks on both sides with salt and pepper (watch the step-by-step video from Gordon on how to prepare the steak).
Heat a little olive oil in a heavy based pan large enough to accommodate the 4 steaks in one layer. Quickly sauté the steaks on both sides for approx 1 minute to colour, then remove from the pan and set aside to rest. Drain the excess oil from the pan.
For the potatoes, take a clean pan and heat with olive oil. Place the potatoes in cut-side down and season with salt and pepper. Leaving their skins on, lightly crush the garlic cloves and add with the sprigs of rosemary. Once the potatoes have begun to colour toss through 30g of the butter and cook for a further 1 -2 minutes.
To make the sauce for the steaks, heat some olive oil in the same pan used for the steaks. Slice the shallots and add to the pan, allow to soften briefly before slicing and adding the mushrooms with a little butter. Crush in the garlic and stir through. Add the Worcestershire sauce, then the mustard and heat through for a minute. Turn up the heat and tilt the pan away from you. Pour the brandy into the far end and allow it to ignite - be careful that the flame that flares up doesn't singe your eyebrows! Once the alcohol has burnt off, swirl the juices around the pan. Add the cream and allow the sauce to thicken before turning down the heat.
Put the steaks back into the pan and cook a little further depending on how well done you would like them. Add half the parsley to the pan.
Cook the peas in a small pot with the remaining 10g butter for approximately 1 -2 minutes until tender. Season to taste with salt and pepper.
To serve, transfer the steaks to serving plates and spoon the sauce on top. Arrange the sautéed potatoes and peas alongside and garnish the steaks with the remaining parsley.
Traduzione
Ingredienti 4bistecche dimanzoxpiccolo,circa200 grciascuno,assettatodi grassoecotennain eccesso. 3 scalogni, pelati. 100gdi castagnefunghi,puliti. 15 g diburro salato. 1 spicchio d'agliosbucciato. 1 -2cucchiai disalsaWorcestershire. 1 cucchiaio disenape di Digione. 75mldi brandy. 225mldoppia panna. Piccola manciata diprezzemolotritato. Olio d'oliva. Sale epepper.
Come rendere Diane bistecca con patate saltate e piselli Sbollentare le patate in acqua bollente salata per 8-10 minuti o fino a poco tenero. Scolate le patate e metterle da parte.Con il matterello, stendere le bistecche per appiattire e tagliare la scorza di grasso. Stagione le bistecche su entrambi i lati con sale e pepe (guarda il passo-passo video di Gordon su come preparare la bistecca).Scaldare un po 'di olio d'oliva in una padella pesante basata grande abbastanza per ospitare le 4 bistecche in un solo strato. Rosolare rapidamente le bistecche su entrambi i lati per circa 1 minuto per il colore, poi toglierli dalla padella e mettere da parte a riposare. Scaricare l'olio in eccesso dalla padella.Per le patate, prendete una padella pulita e calore con olio d'oliva. Mettere le patate in taglio rivolto verso il basso e condire con sale e pepe. Lasciando le loro pelli in poi, schiacciare leggermente gli spicchi d'aglio e aggiungere con i rametti di rosmarino. Una volta che le patate hanno cominciato a gettare colore attraverso 30g di burro e cuocete ancora per 1 -2 minuti.Per la salsa per le bistecche, il calore dell'olio d'oliva nella stessa padella usata per le bistecche. Affettare lo scalogno e aggiungere alla padella, permettono di ammorbidire brevemente prima di tagliare e aggiungere i funghi con poco burro. Schiacciare l'aglio e mescolare con. Aggiungere la salsa Worcestershire, poi la senape e calore attraverso per un minuto. Alzate la fiamma e inclinare la padella lontano da voi. Versate il brandy in fondo e lasciare che per accendere - fare attenzione che la fiamma che divampa non singe tue sopracciglia! Una volta che l'alcol ha bruciato fuori, agitare il succo di tutto il tegame. Aggiungere la panna e lasciare addensare la salsa prima di abbassare il calore.Mettere le bistecche di nuovo nella padella e fate cuocere un po 'più a seconda di quanto ben fatto si piacciono. Aggiungere metà del prezzemolo nella padella.Cuocere i piselli in un pentolino con il restante burro 10g per circa 1 -2 minuti finché sono teneri. Aggiustare di sale e pepe.Per servire, trasferire le bistecche a servire piatti e cucchiaio la salsa sopra. Disporre le patate saltate e piselli insieme e guarnire le bistecche con il prezzemolo rimanente.
Il punch è una bevanda alcolica molto popolare soprattutto nei paesi anglosassoni, ed infatti la sua origine è proprio da attribuire ai colonizzatori inglesi, che scoprirono questa speciale bevanda sulle colonie indiane.
Esistono molte varianti del punch, ma la più conosciuta è quella classica con l’utilizzo di arance, limoni e rum, che andremo a presentarvi qui di seguito. Il suo nome deriverebbe da una parola che vuol dire cinque, come cinque erano gli ingredienti principali nei secoli scorsi (erbe aromatiche, arancia o limone, zucchero, acqua e alcol).
ingredienti
2 etti e mezzo di zucchero
1 arancia
1 scorza di limone
50 cl di Rum
Dobbiamo fare sciogliere tutto lo zucchero in una casseruola posta sul fuoco, insieme ad un litro d’acqua. Togliamo la casseruola solamente quando sopra al liquido verrà a formarsi una sorta di crosticina.
Andiamo ad aggiungere la scorza del limone o dell’arancia insieme al Rum che deve essere di buona qualità, e rimettiamo il tutto sul fuoco a bollire per qualche secondo.
E’ fondamentale servire il punch molto caldo in bicchieri abbastanza larghi.
Nella preparazione di alcune ricette dolci e in particolare per la confetteria (caramelle ecc) è indispensabile conoscere i vari gradi di cottura dello zucchero. Se non si possiede un termometro da zucchero (si trova nei negozi di forniture alberghiere) ecco come fare:
Ingredienti: zucchero semolato, acqua, cubetti di ghiaccio.
Preparate una ciotolina con acqua e qualche cubetto di ghiaccio: servirà a provare la consistenza dello sciroppo.
Mettete dello zucchero in un pentolino con poca acqua (per 200 gr di zucchero bastano 5 o 6 cucchiai di acqua).
Scaldate su fuoco basso, senza mescolare: è importante che non ci siano schizzi di zucchero sulle pareti del pentolino, potrebbero bruciare. Se ce ne sono, passate sui lati un pennello bagnato in acqua.
Lasciate cuocere per qualche minuto e fate una prima prova: lasciate cadere mezzo cucchiaino di sciroppo nella ciotola di acqua. Radunatele fra le punte delle dita, senza toglierle dall'acqua. Qui sotto vi indico i vari gradi di cottura con la temperatura e l'aspetto che dovrebbero assumere le gocce. (*)
Quando avete raggiunto lo stadio di cottura richiesto immergete il fondo della casseruola in una ciotola di acqua fredda per arrestare la cottura.
Piccola bolla (112-116°C)
Lo sciroppo raffreddato nell'acqua gelata forma una pallina: quando la togliete dall'acqua si ammorbidisce subito.
Media bolla (118-121°C)
La pallina, una volta tolta dall'acqua, si ammorbidisce leggermente ed è collosa ma non tende a sciogliersi.
Grande bolla (121-130°)
La pallina, quando la togliete dall'acqua, resiste alla pressione delle dita e conserva la sua forma. E' ancora collosa.
Piccolo cassé (132-143°C)
Dopo aver versato lo sciroppo nell'acqua gelata, toglietelo e tiratelo fra le dita: si formano fili elastici, difficili da rompere.
Gran cassé (149-154°C)
Tirando lo zucchero fra le dita si formano dei fili che si rompono subito. L'aspetto è quello del vetro, leggermente giallino.
Caramello chiaro (160-170°)
Il colore è quello del miele d'acacia, dorato. Indurisce rapidamente e si possono formare fili.
Caramello scuro (165-177°C)
Il colore tira verso l'ambrato: più scuro dello stadio precedente. Attenzione però, se lo lasciate cuocere ancora diventa amaro.
L’ingrediente principe della pasticceria si presenta sotto tante forme e può trasformarsi in tanti prodotti diversi. Consideriamo qui di seguito solo alcune delle pratiche più comuni e ricorrenti nella cucina che partono dallo zucchero bianco, il semolato classico.
In generale ricordarsi che lo zucchero colora le preparazioni cotte, spesso lo si aggiunge nei prodotti da forno proprio per dare un colore un po’ ambrato. Se lo si deve aggiungere ad una preparazione che deve restare bianca, come ad esempio una panna cotta, è bene non farlo cuocere ma metterlo nel liquido solo un istante prima di levare dal fuoco.
Inoltre un pizzico di zucchero accelera l’azione del lievito di birra. In realtà stimola la sua azione nell’immediato ma ne rallenta l’efficacia sulla distanza. Questo significa ad esempio che va benissimo utilizzarlo per degli impasti di preparazione relativamente veloce come delle gaufre o dei blini (che devono gonfiare subito); va meno bene invece usarlo per impasti con lunghe lavorazioni (influisce sulla formazione del glutine) e che devono cuocere in forno.
Lo zucchero è solubile in acqua, a temperatura ambiente l’acqua scioglie circa il doppio del suo peso di zucchero, più sale la temperatura e più l’acqua è capace di assorbire zucchero: 1 dl di acqua (100 gr) a 20°C sciolgono 205 gr di zucchero, a 30°C 220 gr, a 40°C 240 gr. Con queste diluizioni si ottengono una soluzioni sature.
Questa considerazione può tornare comoda in ogni occasione possa servire dello zucchero liquido, lo sciroppo di zucchero, come ad esempio nella preparazione di cocktails.
Esiste anche il pesasciroppo, un termometro speciale per lo zucchero che misura i gradi Baumé (Bé), esso deve essere utilizzato in apposito contenitore alto e stretto e serve per valutare la densità dello sciroppo. Se la ricetta che state realizzando indica la densità di uno sciroppo in gradi Baumé, è possibile sostituire il pesasciroppo utilizzando i seguenti parametri. Alla temperatura di 20°C (probabilmente quella dell’ambiente) e per 1 litro di acqua abbiamo:
18 Bè 495 gr di zucchero
20 Bé 590 gr di zucchero
25 Bé 850 gr di zucchero
30 Bé 1220 gr di zucchero
35 Bé 1860 gr di zucchero
Passiamo adesso cottura dello zucchero, pratica per la quale conoscere alcune regole ed adottare alcuni accorgimenti per non veder il proprio lavoro trasformarsi in una massa di cristalli inutilizzabile.
Una parentesi sull’attenzione da porre durante la cottura dello zucchero: è bene sapere che esso raggiunge temperature molto alte, utilizzare le presine per impugnare tutto ciò che di metallico è a contatto con lo zucchero cotto. Fare molta attenzione alle mani, anche una goccia provoca un’ustione. È bene avere a portata di mano acqua fredda per bloccare subito la cottura sulla propria pelle prima di intervenire con creme apposite. Una volta considerati gli accorgimenti e lavorando con la dovuta attenzione nulla osta a dedicarsi alla cottura dello zucchero (e a divertirsi, con tutto quello che ci si può fare!).
La pentola ideale per la cottura dello zucchero è una specie di polsonetto ma qualsiasi pentolino, meglio se di rame, con il manico isolato può andare bene. Il rame è un ottimo conduttore e quindi permette di cuocere lo zucchero in tempi rapidi (cotture lente peggiorano la qualità del prodotto finito).
Tenere pronto un contenitore di acqua fredda con un pennellino che servirà per inumidire i bordi del pentolino in cui si cuoce lo zucchero.
Non si devono immergere nello zucchero in cottura né cucchiai né altro perché altrimenti lo zucchero granisce, ossia prima cristallizza a contatto con l’oggetto freddo inserito e poi cristallizza tutto. Per muovere lo zucchero si deve solamente scuotere leggermente la pentola. Si può mescolare con un cucchiaio di metallo solo finché lo zucchero non prende l’ebollizione, eventualmente eliminando la schiuma che potrebbe formarsi sulla superficie. Inoltre per la valutazione del grado di cottura sarà necessario utilizzare un cucchiaio o una forchetta di metallo: essi dovranno essere tenuti in caldo (in contenitore di acqua calda, ad esempio).
Se si usa il termometro per valutare la temperatura (meglio se con la sonda, ossia con uno stelo metallico di rilevazione ed un corpo staccato per la lettura) è bene inserirlo subito, da freddo, e levarlo solo a lavoro terminato.
Porre al fuoco la quantità di zucchero e acqua richiesti facendo attenzione che la fiamma non esca dalle parti, potrebbe solo bruciare lo zucchero. Di tanto in tanto pennellare le pareti del pentolino vicino al livello dello zucchero con il pennello inumidito (ma non gocciolante!) e rimetterlo subito nell’acqua fredda.
Durante la cottura lo zucchero attraversa molti stadi di cottura differenti che sono adatti a molteplici usi, dagli sciroppi per i dolci, ai fili di zucchero decorativi, al fondente. Il caramello scuro è l’ultima fase prima che lo zucchero bruci, se brucia può essere utilizzato solamente come colorante. Il passaggio da uno stadio all’altro è molto rapido, si deve agire velocemente, eventualmente bloccando la cottura, ossia immergendo il recipiente di cottura in una bacinella di acqua molto fredda che avrete già preparato.
Via via che la cottura dello zucchero procede l’acqua evapora e lo sciroppo si concentra; corrispondentemente il prodotto a freddo sarà sempre meno fluido, fino al croccante del caramello. Ad ogni fase di cottura dello zucchero (e relativa temperatura raggiunta) corrisponde un nome. Se non si dispone di un termometro è possibile valutare la cottura dello zucchero prelevandone una piccola quantità con il cucchiaio o la forchetta tenuti in caldo sfiorando la superficie dello zucchero. Mettere subito lo zucchero prelevato nel contenitore di acqua e ghiaccio per poi lavorarlo con le mani per capire come reagisce (ricordarsi di farlo sempre prima di toccare lo zucchero con le dita). Qui di seguito sono elencati solo alcuni stadi di cottura:
- Filo sottile e Filo forte da 105°C-110°C (per marmellate e gelatine)
prendendo la goccia fra le dita e poi allargandole, essa forma un filo che si rompe subito (Filo sottile), il Filo forte non si rompe
- Piccola palla e Grande palla (o Piccola bolla e Grande bolla) 115°C-120°C (per zucchero fondente 117°C, per meringa all’italiana 120°C)
lavorando fra le dita la goccia di zucchero si forma una pallina morbida ed elastica (Piccola palla o Piccola bolla); alla Grande palla o Grande bolla corrisponde invece una pallina più resistente e poco elastica
- Piccolo cassé e Grande cassé da 132°C a 150°C (per croccanti e nougat 132°C, per zucchero filato, caramelle dure e lecca-lecca 145°C)
lo zucchero tirato con le dita si allunga come un elastico (Piccolo cassé), lo zucchero si rompe come un vetro (Grande cassé)
- Caramello chiaro e Caramello scuro da 160°C a 177°C
versare un po’ di zucchero su un piatto bianco, esso avrà un colore ambrato chiaro per il Caramello chiaro e scuro per il Caramello scuro
Se si vuole ottenere un caramello liquido, tenere pronto sul fuoco un pentolino di acqua e quando il caramello è raggiunto spegnere il fuoco e versarvi un pochina di acqua bollente. Tenere lontane le mani perché lo zucchero bollirà fortemente e si sprigionerà molto vapore. Una volta diluito, porre nuovamente al fuoco per pochi istanti per far sciogliere anche il caramello che si sarà depositato sul fondo. Se si vuole profumare il caramello è possibile utilizzare un liquido aromatico al posto dell’acqua (ad esempio caffè bollente). Il caramello liquido è da usare come salsa, non per caramellare degli stampi, caso in cui serve che si indurisca altrimenti si mescolerebbe al dolce che vi si dovrà cuocere.
A seconda delle ricette può essere richiesto di aggiungere allo zucchero del succo di limone oppure del glucosio (in polvere o liquido, per ottenere 100 gr di glucosio liquido partendo da quello in polvere sciogliere 70 gr di polvere con 30 gr di acqua), entrambi aiutano a non far cristallizzare.
Se si vuole ottenere un caramello scuro in pochissimo tempo è possibile partire da zucchero secco, senza alcuna aggiunta di acqua, posto a fuoco molto alto; lo zucchero si scurisce molto velocemente e si deve fare attenzione a non bruciarlo. Non è possibile usare questo metodo per le fasi intermedie perché non si ha modo di individuarle.
Se si vuole caramellare dello zucchero con la fiamma direttamente su un dolce considerare che non si otterrà un vero caramello (a meno di non cuocere anche il dolce); utilizzare quindi dello zucchero scuro, sotto l’effetto del calore si scioglierà e la colorazione scura ci sarà!
Infine una nota sulla conservazione. Come detto all’inizio, lo zucchero è solubile in acqua e quindi teme l‘umidità. È molto difficile conservare i fili di zucchero o decori fatti con il caramello: è meglio farli in giornata e conservarli nel luogo più asciutto a disposizione. Dovendo caramellare un dolce (come ad esempio la crema catalana) farlo solo al momento di servirlo.
La prima cosa che devi sapere per preparare in modo corretto lo zucchero filato è che lo zucchero non deve diventare caramello e quindi non deve superare i 145°. Versa quindi lo zucchero in un pentolino con acqua tiepida e farlo scaldare, una volta che la temperatura ha raggiunto i 145°, spegni il fuoco.
Ora metti sotto il pentolino con lo zucchero un altro pentolino più grande con acqua fredda, così che la cottura di fermi e quindi non salga ulteriormente la temperatura. Adesso arriva un momento complicato: devi prendere con una mano il mattarello e con l'altra la frusta, poi mescola con quest'ultima.
Con il mattarello, invece, ogni tanto assottiglia dei pezzi di zucchero che prendi con al frusta: più ne prendi, più il tuo bastoncino si riempirà di zucchero filato. Una volta che il bastoncino ne è pieno, sarà pronto per essere gustato da te e dai tuoi bambini per primi. Come vede la preparazione non è lunga ma complicata.
Lo zucchero viene messo nella casseruola e bagnato con acqua equivalente a un terzo circa del suo peso, in alcune preparazioni si aggiunge anche glucosio e/o qualche goccia di succo di limone oppure
acido citrico. Quando lo zucchero comincia a bollire, è bene schiumarne la superficie con un cucchiaio,
per eliminare le eventuali impurità che potrebbero rovinare il risultato finale
.Durante la cottura dello zucchero è importante non mescolare, ovvero mescolare (poco) solo all' inizio per permettere allo zucchero di sciogliersi uniformemente, altrimenti la differenza di temperatura tra l' aria e lo zucchero provocherebbe il repentino cristallizzarsi dello zucchero (granire).
Durante la cottura dello zucchero è importante tenere puliti i bordi con un pennello bagnato per permettere una caramellizzazione uniforme e non troppo rapida.
Durante la cottura dello zucchero è importante inserire sin da inizio cottura il termometro (solo se quello tradizionale a mercurio); la sua tardiva introduzione potrebbe fare granire lo zucchero.
Controlla con il termometro la temperatura alla quale deve arrivare lo zucchero in modo da fermarla al momento opportuno immergendo il pentolino, in un recipiente contenente acqua fredda.
Fatto ciò lo zucchero e cotto, ora lo puoi usare per farne quello che vuoi.