Gli additivi alimentari sono sostanze che vengono aggiunte al cibo per conservarlo e proteggerlo dalle alterazioni batteriche o dall’irrancidimento.
In Europa gli additivi alimentari vengono classificati con una sigla composta da una E seguita da 3 o 4 cifre.
Coloranti (da E 100 a E 180) hanno il compito di presentare un prodotto in maniera più invitante e la maggior parte di essi è di origine sintetica a meno che non espressamente specificato che si tratta di coloranti naturali.
Conservanti ( da E 200 a E 297) rallentano o impediscono il deterioramento del cibo da parte dei batteri, lieviti e muffe, come l’acido ascorbico o l’acido benzoico. Tra i conservanti naturali possiamo citare il sale, che viene usato soprattutto per conservare alcuni alimenti come acciughe, capperi, baccalà e insaccati di vario genere. Anche l’olio permette di isolare gli alimenti dall’aria e quindi dai germi ed è usato soprattutto per conservare funghi, ortaggi, sgombro e tonno.
Antiossidanti (da E 300 a E 322) Rallentano o impediscono il processo di ossidazione derivante dall’ossigeno presente nell’aria. Quello che viene usato più comunemente è l’acido ascorbico o la vitamina C. Un ottimo antiossidante naturale per evitare che la frutta o la verdura diventino nere è il succo di limone.
Acidificanti (da E 325 ad E 385) hanno la funzione di aumentare l’acidità degli alimenti prolungandone la conservazione o modificandone il gusto.
Esaltatori di sapidità (da E 620 a E 640) hanno il compito di intensificare o modificare il gusto degli alimenti andando a mascherare una carenza di gusto. Gli esaltatori si trovano in moltissimi alimenti e i più usati sono i glutammati.
Agenti di rivestimento (da E 900 a E 948) vengono applicati sulla superficie degli alimenti e conferiscono un aspetto liscio o brillante svolgendo una funzione protettiva, come ad esempio la cera d’api.
Edulcoranti artificiali (da E 950 a E 967) sostituiscono gli zuccheri in alcuni prodotti light, come ad esempio l’aspartame, lo xilitolo, la saccarina, il maltitolo ed il sorbitolo.
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