Si tratta di una pianta aromatica conosciuta fin dai tempi più antichi ed è considerata la spezia più importante al mondo.
Classificazione botanica
Regno: Plantae
Sottoregno: Tracheobionta (piante vascolari)
Divisione: Magnoliophyta (ex Angiospermae)
Classe: Magnoliopsida (ex Dicotyledones)
Subclasse: Magnoliidae
Ordine: Laurales
Famiglia: Lauraceae
Genere: Cinnamomum
Caratteristiche generali
La cannella o come gli antichi la chiamavano, il cinnamomo, è una spezia molto diffusa ed utilizzata sia nei paesi orientali che occidentali.
Sono due le piante che forniscono questo pregiato e ricercato prodotto, entrambe appartenenti alla famiglia delle Lauraceae (la stessa dell'alloro, della canfora e dell'Avocado);
Cinnamomum zeylanicum chiamata anche cannella di Ceylon o cannella regina, originaria delle Indie meridionali, in particolare dello Sri Lanka, Birmania e di Ceylon che fornisce la cannella più pregiata;
Cinnamomum cassia chiamata anche cannella della Cina o cannella cinese, tipica della Cina che fornisce una cannella meno pregiata, leggermente più aspra e meno dolce.
Già gli antichi conoscevano la differenza tra le due spezie infatti il Cinnamomum zeylanicum era conosciuta come "cinnamomo" mentre il Cinnamomum cassia era conosciuta come "cassia".
Il suo nome italiano "cannella" deriva dal latino "canna =canna" per la forma che aveva quando giungeva dai paesi di origine.
Entrambe le specie sono piante tropicali quindi nelle regioni a clima temperato non possono essere coltivate all'aperto in quanto richiedono climi caldi e molto umidi.
E' considerata la spezia più importante al mondo.
Cinnamomum cassia |
Cinnamomun zeylanicum |
Proprietà aromatiche
Pur essendo entrambe due piante aromatiche che forniscono un prodotto molto simile tra loro, solo la cannella di Ceylon, Cinnamomum zeylanicum ha proprietà medicinali e solo gli estratti della corteccia (4%).
Gli oli essenziali che si possono ottenere dalle foglie (1%), contengono praticamente solo eugenolo (70-95%) e quindi non sono usati a scopi terapeutici mentre gli estratti delle radici contengono quasi esclusivamente canfora (60%) e quindi anche loro non sono usati a scopi terapeutici.
I suoi costituenti sono: oli essenziali tra cui ritroviamo la cinnamaldeide e l'eugenolo.
Raccolta e conservazione
Questa spezia al contrario della maggior parte delle droghe che si ricavano o dalle foglie o dai fiori, si ricava dai rami o dai fusti. Si utilizza infatti la parte interna della corteccia dei rami più giovani o più frequentemente si taglia la pianta di due anni di età appena sopra il livello del suolo.
Le parti tagliate si mettono quindi ad essiccare e via via si elimina la corteccia più esterna e man mano che seccano ulteriormente assumono il classico aspetto a "sigaro" color nocciola che ben conosciamo.
I bastoncini possono durare a lungo e conservare tutto il loro aroma purchè conservati in barattolini di vetro sigillati e lontani dalla luce e dal calore.
La qualità dipende principalmente dall'età dei rami dai quali si è ricavata: più i rami sono giovani, migliore è la sua qualità.
Si può trovare anche direttamente in polvere anche se intera conserva meglio tutte le sue caratteristiche e aroma.
Uso in cucina
Per il suo aroma unico, è utilizzata in tutto il mondo. I popoli occidentali più frequentemente per i dolci, i gelati, per aromatizzare i vini ed i liquori mentre nella tradizione orientale è più usata per i cibi salati, soprattutto le carni.
Sia i popoli orientali che occidentali la usano per preparare dei tè molto fragranti.
L'olio essenziale che si ricava dalle foglie contiene eugenolo e viene usato come sostituto dei chiodi di garofano e non a scopo terapeutico.
Curiosità
E' conosciuta fin dai tempi più antichi.
La Bibbia la cita nel libro dell'esodo. Gli antichi egiziani la utilizzavano per le imbalsamazioni. Gli antichi greci e latini la utilizzavano come spezia, come profumo e come pianta medicinale per curare i problemi di digestione.
Dato che questa pianta era conosciuta fin dai tempi più antichi, sono tante le leggende e le storie che sono nate intorno a queste piante.
Gli antichi già conoscevano la differenza tra le due spezie infatti il Cinnamomum zeylanicum era conosciuta come "cinnamomo" mentre il Cinnamomum cassia era conosciuta come "cassia".
Che queste due spezie fossero ben distinte e se ne conoscessero i pregi e difetti lo testimonia lo stesso Teofrasto (filosofo greco che visse tra il 371 e il 287 a.C. che scrisse, tra l'altro, due trattati di botanica che rappresentano il più importante contributo alla scienza della botanica dell'antichità) che racconta nel "Libro delle piante" una deliziosa storia dove sostiene che entrambe le piante erano degli arbusti però la Cinnamomum cassia aveva una corteccia molto resistente da staccare cosicché le popolazioni antiche, per ricavare la parte commestibile facevano in questo modo: dividevano i ramoscelli in diverse parti che poi sistemavano all'interno di una pelle di animale fresca. In questo modo la pelle iniziava a putrefare e quindi i vermi mangiavano le parti legnose della Cinnamomum cassia ma lasciavano la parte interna perché amara e aspra.
Aristotele (uno dei maggiori filosofi greci che visse tra il 384 ed il 322 a.C.) racconta nella sua "Storia degli animali" che le popolazioni dei paesi dove cresce il cinnamomo dicevano che esisteva un uccello che si chiamava cinnamomo che utilizzava per fare il suo nido una pianta che andava a cercare in un posto sconosciuto a tutti e che si chiamava cinnamomo. Gli indigeni allora, una volta che l'uccello aveva completato il nido, lo distruggevano con le loro frecce e recuperavano così la spezia.
Linguaggio dei fiori e delle piante
La cannella era una pianta consacrata al sole ed era considerata una pianta divina al pari della mirra e dell'incenso. |
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