La Pimpinella anisum detta anche Anice verde o a volte Anice semplicemente è la specie più nota fra quelle che solitamente vengono chiamate anice. È una pianta erbacea annuale originaria del mediterraneo orientale e dell'Asia, appartenente alla famiglia delle Apiaceae o Ombrellifere e caratterizzata da un fusto erbaceo, cavo, rotondeggiante, eretto, verde, semilegnoso, abbastanza ramificate, alto circa 60-70 cm; da foglie varie a seconda della posizione che occupano, dentate lobate, picciolo lungo e più grandi alla base mentre piccole, incise, piumose, con il picciolo più corto quelle superiori, sono ovali, finemente settate, di colore verde brillante. I fiori sono biancastri piccoli e disposti ad ombrello come le altre ombrellifere.
La sua fama è antica, già Plinio si dice la coltivasse in Toscana al tempo dei romani. Nel medioevo venne introdotta e coltivata anche nell'Europa centrale. Adesso la sua fama è dovuta all'utilizzo nell'industria dolciaria e dei liquori.
In estate produce grandi infiorescenze ad ombrello, costituite da fiorellini bianchi, talvolta così pesanti da piegare i fusti che le portano. In estate produce piccoli frutti verdi, ovali, ruvidi, che vengono raccolti per essere essiccati e quindi utilizzati in cucina. L'anice verde viene molto utilizzato in tutto il mondo, soprattutto per aromatizzare liquori, caramelle e dolci, ma talvolta anche insaporire piatti di carne o di pesce, oppure per il pane. I frutti si raccolgono in estate inoltrata e si fanno essiccare all'aria, si utilizzano interi o macinati; si possono conservare in barattoli con chiusura ermetica o nel congelatore; generalmente in cucina si utilizza però l'olio aromatico ricavato dai frutti essiccati.
I semi (acheni) sono piccoli e striati, la forma ricorda in piccolo quella dei semi di girasole.
L'anice necessita di posizioni molto soleggiate per crescere al meglio, ama i luoghi caldi e preferisce zone con estati lunghe e molto calde.
Solitamente si accontenta delle piogge, poiché preferisce la siccità al terreno bagnato. Nel caso di lunghi periodi siccitosi o di piantine poste a dimora in contenitori piccoli è consigliabile annaffiare la pianta saltuariamente, qualora mostrasse chiari segni di deperimento.
L'anice gradisce terreni ricchi, fertili sicuramente molto ben drenati, e asciutti.
La moltiplicazione avviene per seme, in febbraio-marzo in semenzaio in luogo protetto, oppure in aprile direttamente a dimora.
Le proprietà terapeutiche sono: carminative, spasmolitiche, stomachiche, balsamiche.
L'anetolo, principio attivo presente nella pianta dell'anice, è usato per produrre liquori, medicinali ed aromi in genere usati in farmacia ed in pasticceria. Fra i liquori si ricorda l'anisette e l'assenzio o i più comuni sambuca e Varnelli.
La tradizione popolare consiglia l'utilizzo di infusi di anice per stimolare la digestione.
Dalla pianta si estrae perlopiù olio essenziale. Questo viene utilizzato:
- Come cardiotonico, si inala la profumazione utilizzando alcune gocce versate su un fazzoletto.
- In caso di catarro, facendo delle inalazioni utilizzando acqua calda 3 goccce.
- Per aumentare la "libido" o per problemi di frigidità. Si utilizzano poche gocce diluite in olio di jojoba come massaggio da effettuare sotto la pianta dei piedi
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