L'erba cipollina oltre ad essere apprezzata come aromatica è anche utilizzata come pianta ornamentale grazie alle sue foglie slanciate e alle sue caratteristiche infiorescenze. La ritroviamo spontanea in numerose parti d'Italia, soprattutto nelle zone umide e ricche di sostanza organica, fino a 2500 metri di altitudine.
Classificazione botanica
Regno: Plantae
Sottoregno: Tracheobionta (piante vascolari)
Divisione: Magnoliophyta (ex Angiospermae)
Classe: Liliopsida - (ex Monocotyledones)
Subclasse: Liliidae
Ordine:Asparagales
Famiglia: Amaryllidaceae
Genere: Allium
Specie: Allium schoenoprasum L.
Nomi comuni: Erba cipollina, Aglio ungherese, Aglio cipollino, Porro sottile, Cipolla porraia, Erba di provenza
Caratteristiche generali
L'erba cipollina, nome scientifico Allium schoenoprasum della famiglia delle Amarillidaceae, è una pianta perenne, bulbosa, frequente nei luoghi umidi, originaria delle zone temperate-fredde dell'Europa, dell'Asia e del nord America.
Si tratta di una pianta alta fino a 25 cm che tende a formare dei grandi cespugli. E' provvista di un bulbo ovale avvolto da diverse tuniche di consistenza cartacea di colore bruno che a maturità risulta formato da numerosi bulbilli (spicchi) .
Le foglie in numero di 3-4 per singola pianta sono di forma cilindrica, cave, prive di peli e guainanti alla base lo scapo fiorale. Sono molto aromatiche e se tagliate emanano un aroma simile a quello delle foglie della cipolla o del porro. Durante il periodo invernale si seccano per poi riemergere con l'arrivo dei primi caldi.
I fiori, si formano alla sommità di un unico scapo fiorale che si erge nel centro delle foglie e raggiunge una altezza anche di 40 cm. I fiori sono ermafroditi, di colore dal rosa chiaro al rosa scuro e riuniti in infiorescenze apicali ad ombrella assumendo una forma globosa.
Il frutto dell'erba cipollina è una capsula che sviluppa al suo interno 1-2 semi nerastri.
Tecnica colturale
L'erba cipollina è rustica, poco esigente, che non richiede particolare attenzioni. Cresce bene sia nelle zone soleggiate che in quelle in leggera ombra.
Annaffiatura
E' una pianta che va annaffiata abbondantemente soprattutto nel periodo estivo facendo attenzione a non lasciare ristagni idrici nel terreno.
Tipo di terreno e rinvaso
Cresce bene un po' ovunque ma preferisce terreni freschi, leggeri, di medio impasto, sciolti e ben drenanti.
Concimazione
Ogni anno, verso la fine dell'inverno, si interra del concime organico ben maturo che sarà sufficiente per tutta la stagione di crescita.
Fioritura
L'erba cipollina fiorisce a partire dal mese di maggio.
Se viene allevata come aromatica (quindi per l'utilizzo prevalente delle foglie), è preferibile eliminare i fiori non appena si formano per evitare che portino via eccessive sostanze nutritive alla pianta.
Moltiplicazione
La moltiplicazione dell'erba cipollina può avvenire per seme ma principalmente per divisione della pianta, all'inizio dell'autunno, in ottobre. Si toglie la pianta dal terreno e si divide in 4-5 parti contenente ciascuna 4-5 bulbilli, a seconda delle dimensioni della pianta madre e ciascuna porzione si mette a dimora o in singoli vasetti o in piena terra a circa 30 cm di distanza l'una dall'altra.
Parassiti e malattie
Non è particolarmente soggetta ad attacchi parassitari.
Proprietà aromatiche
L'erba cipollina, come tutte le piante appartenenti al genere allium, contiene l'alliina, una sostanza inodore che per azione dell'enzima alliinasi, che si libera con la rottura dei tessuti, trasforma l'alliina in allicina, un composto dal profumo pungente, il classico profumo di cipolla.
L'allicina viene degradata con la cottura.
Raccolta e conservazione
Dell'erba cipollina si usa tutta la pianta: fiori, foglie e bulbilli.
In particolare le foglie si tagliano quando sono pienamente sviluppate, recidendole alla base. Mediamente si possono effettuare 3-4 tagli per stagione. La pianta continuerà a ricacciare fino al sopraggiungere dei primi freddi quando la parte aerea appassirà e scomparirà per tutto l'inverno per ricrescere con l'arrivo della bella stagione. Il taglio ripetuto delle foglie garantirà una buona ricrescita delle foglie stesse ed impedirà la fioritura (se si coltiva la pianta solo per utilizzare le foglie) che toglierebbe aroma e forza alle foglie.
Le foglie con l'essicazione perderebbero tutto il loro aroma a causa della loro consistenza acquosa e della loro struttura cava, poco consistente. Si utilizzano pertanto fresche al più è possibile surgelarle anche se perdono ugualmente gran parte delle loro caratteristiche aromatiche ed organolettiche.
Proprietà medicinali
I tessuti dell'erba cipollina sono ricchi di sali minerali (zolfo, calcio, fosforo, ferro e potassio), vitamine (gruppo B, PP, A e C), flavonoidi, carboidrati, fibre, proteine, grassi, composti organici solforati quali alliina e alliacina, acido glicolico, polifenoli e antocianine nei fiori.
Ha proprietà antiossidanti, antisettiche e battericide e pertanto può essere utilizzata per fare cataplasmi per curare l'acne, le punture di insetti, per le scottature e le screpolature. E' stato inoltre dimostrato che gli estratti soprattutto delle foglie hanno spiccate proprietà diuretiche, vasodilatatrici, ipotensive, antiossidanti, antiscorbutiche, espettoranti, cardiotoniche e stimolanti, cicatrizzanti, digestive, lassative e carminative, emollienti e revulsive.
Uso in cucina
Dell'erba cipollina si possono utilizzare tutte le parti della pianta: foglie e bulbi. Si possono usare anche i fiori anche se sono meno aromatici delle altre parti.
Ha un aroma molto delicato che ricorda quello della cipolla, ma molto meno pungente e acre e per questo motivo è utilizzato per quelle pietanze particolarmente delicate dove il gusto dell'aglio o della cipolla sarebbe eccessivo.
Le foglie possono essere usate come complemento nelle insalate, per insaporire minestre, per aromatizzare la carne, per condire formaggi molli e salse. In genere si aggiunge ai cibi a fine cottura in quanto, essendo i tessuti molto delicati, non reggerebbe una cottura prolungata.
Spesso le foglie dell'erba cipollina, data la loro forma allungata e grazie alla loro elasticità sono usate per legare involtini.
Curiosità
Non si è certi dell'etimologia del nome "allium" che già veniva usato dagli antichi romani. Si pensa che possa derivare dal latino “allium=aglio” la cui origine è però ignota e in merito si fanno solo innumerevoli supposizioni: secondo alcuni deriverebbe dal celtico “all = caldo, bruciante” in riferimento al sapore ed all'odore acre e pungente; secondo altri dal greco "άλλεσθαι (allesthai) = saltar fuori" riferendosi al fatto che le foglie, quando riprendono la loro crescita con l'arrivo della bella stagione, sembrano proprio balzar fuori dal terreno; secondo altri dal greco "άλέω (aleo) = fuggire" riferendosi all'odore repellente che non è gradito a numerosi animali, uomo compreso; secondo altri deriverebbe dalla parola greca άγλιθας (aglithas) termine con il quale i greci chiamavano gli spicchi d'aglio.
Il nome della specie "schoenoprasum" deriverebbe dal greco "schoenos (σχοϊνος)=giunco" e "πράσον(prasos) = porro” per il fatto che le foglie rassomigliano a quelle dei giunchi ed il loro aroma a quello del porro.
Il nome comune "erba cipollina" sembrerebbe derivare dal latino cepulla, diminutivo di cepa (cipolla) quindi "piccola cipolla".
In alcune regioni l'erba cipollina è una specie protetta (Friuli Venezia Giulia, art. 6 della L.R. n° 34 del 3 giugno 1981, "Norme per la tutela della natura e modifiche alla legge regionale 27 dicembre 1979, n. 78"): è consentito raccogliere 1kg al giorno di parti eduli fresche.
Probabilmente a causa del suo aroma, è considerata da un punto di vista magico, una pianta protettrice.
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