Due prodotti derivati dal grano: Bulgur e Cous Cous. Sembrano molto simili ma in realtà sono molto diversi.
Il bulgur, originario della Turchia, è un ingrediente tipico della cucina mediorientale e, in quelle zone, si consuma generalmente freddo. Si ottiene dal grano duro, preventivamente fatto germogliare, quindi essiccato e spezzettato in grani compatti e grossolani. È ancora più ricco di principi nutritivi del chicco intero, infatti, come altri cereali integrali, apporta fibre, fosforo e potassio, e fornisce molte vitamine del gruppo B. È più digeribile e di rapida cottura. Si prepara insieme a verdure crude o cotte e aromi freschi, in tantissime varianti. I diversi tipi di bulgur che si comprano nei negozi specializzati e nei supermercati più forniti, dipendono dalla grandezza dei grani. Siccome questa incide sulle modalità di cottura (è cotto in circa 20 minuti), è consigliabile controllare la confezione per trovare indicazioni sulla reidratazione del cereale. Per prepararlo, basta aggiungere 200 ml d’acqua per ogni etto di bulgur, un pizzico di sale, un cucchiaio d’olio e aromatizzarlo con qualche foglia d’alloro. Si abbina bene a qualsiasi tipo di verdura, con carne e pesce stufati o anche con bocconcini di soia o tofu; si può servire in piccole porzioni come contorno, oppure mescolato con gli altri ingredienti.
Il cuscus è un piatto tipico dei paesi nord-africani di tradizione araba. A causa delle dominazioni è anche molto diffuso sia in Sicilia che in Spagna e, in questi luoghi, si consuma generalmente tiepido o caldo. Si ottiene dalla semola di grano duro impastata a mano fino a formare minuti granelli successivamente cotti a vapore in apposite pentole forate. La versione più diffusa in commercio è quella precotta, decisamente pratica; inoltre è possibile trovare cuscus semi-integrale e integrale (ma anche di altri cereali). Si prepara versandolo in acqua a bollore leggermente salata (200 ml ogni 100 g di prodotto), quindi si spegne, si copre e si lascia riposare per alcuni minuti.
Il bulgur, originario della Turchia, è un ingrediente tipico della cucina mediorientale e, in quelle zone, si consuma generalmente freddo. Si ottiene dal grano duro, preventivamente fatto germogliare, quindi essiccato e spezzettato in grani compatti e grossolani. È ancora più ricco di principi nutritivi del chicco intero, infatti, come altri cereali integrali, apporta fibre, fosforo e potassio, e fornisce molte vitamine del gruppo B. È più digeribile e di rapida cottura. Si prepara insieme a verdure crude o cotte e aromi freschi, in tantissime varianti. I diversi tipi di bulgur che si comprano nei negozi specializzati e nei supermercati più forniti, dipendono dalla grandezza dei grani. Siccome questa incide sulle modalità di cottura (è cotto in circa 20 minuti), è consigliabile controllare la confezione per trovare indicazioni sulla reidratazione del cereale. Per prepararlo, basta aggiungere 200 ml d’acqua per ogni etto di bulgur, un pizzico di sale, un cucchiaio d’olio e aromatizzarlo con qualche foglia d’alloro. Si abbina bene a qualsiasi tipo di verdura, con carne e pesce stufati o anche con bocconcini di soia o tofu; si può servire in piccole porzioni come contorno, oppure mescolato con gli altri ingredienti.
Il cuscus è un piatto tipico dei paesi nord-africani di tradizione araba. A causa delle dominazioni è anche molto diffuso sia in Sicilia che in Spagna e, in questi luoghi, si consuma generalmente tiepido o caldo. Si ottiene dalla semola di grano duro impastata a mano fino a formare minuti granelli successivamente cotti a vapore in apposite pentole forate. La versione più diffusa in commercio è quella precotta, decisamente pratica; inoltre è possibile trovare cuscus semi-integrale e integrale (ma anche di altri cereali). Si prepara versandolo in acqua a bollore leggermente salata (200 ml ogni 100 g di prodotto), quindi si spegne, si copre e si lascia riposare per alcuni minuti.
Nessun commento:
Posta un commento