La Borragine, è tra le piante selvatiche, la più utilizzata in cucina, in genere cotta, con un gusto che ricorda il cetriolo.
Regno: Plantae
Sottoregno: Tracheobionta (piante vascolari)
Divisione: Magnoliophyta (ex Angiospermae)
Classe: Magnoliopsida (ex Dicotyledones)
Subclasse: Asteridae
Ordine: Lamiales
Famiglia: Boraginaceae
Genere: Borago
Specie: Borago officinalis
Caratteristiche generali
La borragine (o boragine, borrago o borago), il cui nome scientifico è Borago officinalis appartiene alla famiglia delle Boraginaceae. E' una pianta molto comune che si ritrova ovunque con i suoi magnifici fiori blu dagli stami quasi neri: nei prati incolti, nei bordi delle strade, lungo i muretti, nei giardini, tra le macerie, ecc. fino a 1000 m di altitudine. Si suppone che sia originaria del Medio Oriente ma oramai è naturalizzata in quasi tutto il mondo.
L'etimologia del suo nome è incerta. Alcuni suppongono che derivi dall'arabo "abou = padre" e da "rash = sudore" cioè "padre del sudore" per via delle sue proprietà sudorifere. Altri suppongono che derivi dal latino "borra = tessuto di lana ruvida" per via dei peli che ricoprono tutta la pianta. Altri sostengono che sia derivato dal celtico "barrach = uomo coraggioso" in quanto i guerrieri di questo antico popolo erano soliti bere il vino con la borragine prima di una battaglia in quanto credevano che desse coraggio.
In ogni caso è certo che il nome italiano "Boragine" deriva dal latino "Borago".
La borragine è una pianta erbacea, annuale con portamento eretto, fusto spesso, che arriva sino ad un'altezza di 50-70 cm e cavo nel suo interno, molto ramificato e ricoperto di peli rigidi lunghi da 1 a 3 mm, con radice fittonante.
Le foglie della borragine sono alterne, ovali, dure, di colore verde scuro, con i margini ondulati, ricoperte da una densa peluria che le conferiscono un aspetto vellutato, quelle basali sono provviste di picciolo, quelle caulinari, vale a dire quelle che si trovano più in alto, sono sessili (prive di picciolo) e inguainanti.
I fiori di borragine sono ermafroditi, di uno straordinario colore blu- violetto, peduncolati, a forma di stella e disposti a grappolo.
Sono formati da 5 petali saldati alla base con colorazione bianca e gli stami neri sono inseriti sul tubo della corolla e portano un cornetto dietro l'antera sicché con l'avvicinarsi degli stami contro lo stilo questi chiudono quasi l'accesso al fondo della corolla nascondendo l'ovario. I sepali sono di colore bruno - rossiccio o verde
I frutti della Borragine sono degli acheni contenenti dei semi di dimensioni di circa 6 mm di lunghezza.
Tecnica colturale
La borragine è una pianta che non richiede alcun tipo di cura ed è molto facile da coltivare. Cresce ovunque preferendo i terreni asciutti, sciolti ed esposti in pieno sole. Vive tranquillamente in terreni con ph che vanno da 5 a 8.
La borragine può essere seminata in primavera direttamente in giardino, nell'orto o in grandi vasi e senza problemi si propaga da sola tanto che se un anno l'avete seminata, state certi che l'anno successivo comparirà da sola tanto da dover essere tenuta sotto controllo. La borragine si può seminare anche in autunno in questo caso la produzione sarà anticipata e le piante saranno più grandi.
Fioritura
La borragine fiorisce da maggio a settembre ed i semi maturano da luglio ad ottobre.
Proprietà aromatiche
Le foglie di borragine hanno un sapore che ricorda il cetriolo ed è tra le piante selvatiche la più utilizzata in cucina.
Raccolta e conservazione
Della borragine a scopo alimentare si utilizzano le foglie raccolte in primavera e si utilizzano fresche. Dopo la fioritura di utilizzano solo le foglioline più giovani. Possono essere utilizzati anche i fiori.
Se si vuole usare la borragine per i suoi principi attivi va consumata fresca per cui va raccolta quando serve perchè con l'essiccazione le sue proprietà diminuiscono sensibilmente.
Proprietà medicinali
I costituenti della Borragine sono: tannino, resina, saponina, acido palmitico, nitrato di potassio, calcio. Inoltre è ricca di mucillagine e questo le conferisce proprietà emollienti, antiflogistica, decongestionante, depurativa, tonica e diuretica.
I semi di Borragine sono ricchi di acido gamma linolenico (circa il 24%) appartenenti alla classe degli acidi Omega 3 e acido linoleico (circa il 38%) appartenenti alla classe degli acidi Omega 6. Le quantità di questi acidi sono tra le più alte del regno vegetale. Gli acidi Omega 3 e Omega 6 sono molto importanti nel metabolismo umano in quanto non sono prodotti dal nostro organismo ma devono essere assunti e sono fondamentali per la produzione di energia, per la formazione delle membrane cellulari, per il trasferimento dell'ossigeno dall'aria al sangue; per la sintesi di emoglobina, per la funzione delle prostaglandine e per il corretto equilibrio ormonale nell'organismo.
Il decotto e l'infuso di Borragine aiutano a combattere le malattie dell'apparato respiratorio, in particolare per la tosse. Inoltre, favorendo la sudorazione, è ottima nei casi di febbre. E' un ottimo depurativo del sangue sia come infuso che semplicemente consumata come insalata.
I risciacqui aiutano nel caso di infiammazione delle vie orali. E' buona nelle situazioni di pelle secca, eczemi, psioriasi ed irritazioni in genere.
In cosmetica l'infuso di Borragine aggiunto all'acqua del bagno pulisce e decongestiona la pelle.
Centrifugata con crescione e tarassaco dà un'ottima bevanda depurativa per la carnagione.
Uso in cucina
La borragine è una piante selvatica molto utilizzata in cucina. Si utilizzano le foglie, in genere dopo la bollitura, per eliminare la peluria.
Le foglie sono ottime fritte con la pastella oppure utilizzate per riempire ravioli e tortellini o semplicemente tritate e fatte a frittata.
Possono inoltre essere usate per aromatizzare le varie pietanza con il loro sapore asprigno che ricorda vagamente il cetriolo.
I fiori di borragine sono commestibili e possono essere usati come guarnizione di diversi piatti. Si possono congelare all'interno di cubetti di ghiaccio per dare una nota di colore alle bevande estive.
I fiori di borragine possono essere usati per colorare l'aceto.
La pianta di borragine contiene in piccola quantità di pirrolizidina (l'olio dei semi ne è privo), un alcaloide che può causare problemi al fegato se si mangia in quantità esagerata anche se è preferibile che le persone con problemi al fegato evitino di mangiarla.
Curiosità
Gli antichi romani ed i medici della Scuola medica salernitana consideravano la borragine un eccellente rimedio contro la malinconia.
I francesi e gli inglesi la coltivavano come un ortaggio e ne ricavavano una bevanda fresca estiva.
La borragine è una pianta che fornisce un nettare molto gradevole e molto ricercata dalle api che ricavano un miele con un aroma particolarmente gradevole.
E' uno dei componenti fondamentali del "preboggion" il mazzetto di erbe aromatiche tipico della cucina ligure.
Lnguaggio dei fiori
La Borragine non ha un significato "canonico" nel linguaggio dei fiori ma se vogliamo attribuirgliene unico sicuramente è quello delle contentezza e serenità.
Queste affermazioni sono dettate dal fatto che nel corso dei secoli, a questa pianta è stato attribuito un significato di allegria e forza e ne sono testimonianza le numerose tradizioni che l'accompagnano.
Gli antichi Celti erano soliti bere il vino con la borragine perchè dicevano che desse coraggio prima della battaglia.
Plinio addirittura diceva che era il famoso "Nepente" che Omero cita nel libro IV dell'Odissea che mescolata al vino dava allegria e oblio
" (...) Nel dolce
Vino, di cui bevean, farmaco infuse
Contrario al pianto e all'ira, e che l'obblìo
Seco inducea d'ogni travaglio e cura.
Chïunque misto col vermiglio umore
Nel seno il ricevé, tutto quel giorno
Lagrime non gli scorrono dal volto,
Non, se la madre o il genitor perduto,
Non, se visto con gli occhi a sé davante
Figlio avesse o fratel di spada ucciso.
Cotai la figlia dell'Olimpio Giove
Farmachi insigni possedea, che in dono
Ebbe da Polidamna, dalla moglie
Di Tone nell'Egitto, ove possenti
Succhi diversi la feconda terra
Produce, quai salubri e quai mortali;
Ed ove, più che i medicanti altrove,
Tutti san del guarir l'arte divina,
Siccome gente da Peòn discesa.
Il nepente già infuso, e a' servi imposto
Versar dall'urne nelle tazze il vino (...)"
Sir Francis Bacon ha scritto che era un rimedio per "combattere i fuligginosi vapori della polverosa malinconia". Anche la scuola salernitana la teneva in grande considerazione per le sue proprietà rilassanti "generatrice di buon sangue".
Nel 1500 il P. A. Mattioli (pubblicò "Commentario di Dioscoride" un ampio trattato di botanica) la raccomandava per i collassi cardiaci e calmante nei casi di febbre.
Alla fine del 1600, John Evelyn ha scritto nel suo "Elysium britannicum" che la Borragine è una pianta dalle virtù sconosciute per fare rivivere l'ipocondriaco e per ridare coraggio.
Giuseppe Donzelli, medico napoletano scrisse nel suo "Teatro farmaceutico" nel 1667 che l'acqua di borragine "è appropriata al cuore perchè lo rallegra e lo corrobora. Toglie l'immaginazioni cattive, acuisce la memoria e la mente, e discaccia dal corpo tutti gli umori cattivi. E' utile ai melanconici e frenetici".
E si potrebbero citare ancora tanti autori e testimonianze ..... una cosa è certa: la borragine (o boragine come molti la chiamano) è una pianta dalle virtù e qualità sorprendenti.
Regno: Plantae
Sottoregno: Tracheobionta (piante vascolari)
Divisione: Magnoliophyta (ex Angiospermae)
Classe: Magnoliopsida (ex Dicotyledones)
Subclasse: Asteridae
Ordine: Lamiales
Famiglia: Boraginaceae
Genere: Borago
Specie: Borago officinalis
Caratteristiche generali
La borragine (o boragine, borrago o borago), il cui nome scientifico è Borago officinalis appartiene alla famiglia delle Boraginaceae. E' una pianta molto comune che si ritrova ovunque con i suoi magnifici fiori blu dagli stami quasi neri: nei prati incolti, nei bordi delle strade, lungo i muretti, nei giardini, tra le macerie, ecc. fino a 1000 m di altitudine. Si suppone che sia originaria del Medio Oriente ma oramai è naturalizzata in quasi tutto il mondo.
L'etimologia del suo nome è incerta. Alcuni suppongono che derivi dall'arabo "abou = padre" e da "rash = sudore" cioè "padre del sudore" per via delle sue proprietà sudorifere. Altri suppongono che derivi dal latino "borra = tessuto di lana ruvida" per via dei peli che ricoprono tutta la pianta. Altri sostengono che sia derivato dal celtico "barrach = uomo coraggioso" in quanto i guerrieri di questo antico popolo erano soliti bere il vino con la borragine prima di una battaglia in quanto credevano che desse coraggio.
In ogni caso è certo che il nome italiano "Boragine" deriva dal latino "Borago".
La borragine è una pianta erbacea, annuale con portamento eretto, fusto spesso, che arriva sino ad un'altezza di 50-70 cm e cavo nel suo interno, molto ramificato e ricoperto di peli rigidi lunghi da 1 a 3 mm, con radice fittonante.
Le foglie della borragine sono alterne, ovali, dure, di colore verde scuro, con i margini ondulati, ricoperte da una densa peluria che le conferiscono un aspetto vellutato, quelle basali sono provviste di picciolo, quelle caulinari, vale a dire quelle che si trovano più in alto, sono sessili (prive di picciolo) e inguainanti.
I fiori di borragine sono ermafroditi, di uno straordinario colore blu- violetto, peduncolati, a forma di stella e disposti a grappolo.
Sono formati da 5 petali saldati alla base con colorazione bianca e gli stami neri sono inseriti sul tubo della corolla e portano un cornetto dietro l'antera sicché con l'avvicinarsi degli stami contro lo stilo questi chiudono quasi l'accesso al fondo della corolla nascondendo l'ovario. I sepali sono di colore bruno - rossiccio o verde
I frutti della Borragine sono degli acheni contenenti dei semi di dimensioni di circa 6 mm di lunghezza.
Tecnica colturale
La borragine è una pianta che non richiede alcun tipo di cura ed è molto facile da coltivare. Cresce ovunque preferendo i terreni asciutti, sciolti ed esposti in pieno sole. Vive tranquillamente in terreni con ph che vanno da 5 a 8.
La borragine può essere seminata in primavera direttamente in giardino, nell'orto o in grandi vasi e senza problemi si propaga da sola tanto che se un anno l'avete seminata, state certi che l'anno successivo comparirà da sola tanto da dover essere tenuta sotto controllo. La borragine si può seminare anche in autunno in questo caso la produzione sarà anticipata e le piante saranno più grandi.
Fioritura
La borragine fiorisce da maggio a settembre ed i semi maturano da luglio ad ottobre.
Proprietà aromatiche
Le foglie di borragine hanno un sapore che ricorda il cetriolo ed è tra le piante selvatiche la più utilizzata in cucina.
Raccolta e conservazione
Della borragine a scopo alimentare si utilizzano le foglie raccolte in primavera e si utilizzano fresche. Dopo la fioritura di utilizzano solo le foglioline più giovani. Possono essere utilizzati anche i fiori.
Se si vuole usare la borragine per i suoi principi attivi va consumata fresca per cui va raccolta quando serve perchè con l'essiccazione le sue proprietà diminuiscono sensibilmente.
Proprietà medicinali
I costituenti della Borragine sono: tannino, resina, saponina, acido palmitico, nitrato di potassio, calcio. Inoltre è ricca di mucillagine e questo le conferisce proprietà emollienti, antiflogistica, decongestionante, depurativa, tonica e diuretica.
I semi di Borragine sono ricchi di acido gamma linolenico (circa il 24%) appartenenti alla classe degli acidi Omega 3 e acido linoleico (circa il 38%) appartenenti alla classe degli acidi Omega 6. Le quantità di questi acidi sono tra le più alte del regno vegetale. Gli acidi Omega 3 e Omega 6 sono molto importanti nel metabolismo umano in quanto non sono prodotti dal nostro organismo ma devono essere assunti e sono fondamentali per la produzione di energia, per la formazione delle membrane cellulari, per il trasferimento dell'ossigeno dall'aria al sangue; per la sintesi di emoglobina, per la funzione delle prostaglandine e per il corretto equilibrio ormonale nell'organismo.
Della Boraggine, pianta poco conosciuta dalle qualità incredibili si utilizza tutta la pianta: i fiori, le foglie, i fusti succosi e soprattutto i semi. Dopo la fioritura di utilizzano solo le foglioline più giovani. Se si vuole usare la Borragine per i suoi principi attivi va consumata fresca per cui va raccolta quando serve perchè con l'essiccazione le sue proprietà diminuiscono sensibilmente. Le foglie di borragine si raccolgono in primavera mentre i fiori d'estate all'inizio della fioritura. Raccogliere i semi è molto difficile in quando sono piante a maturazione scalare ed i semi appena maturi cadono nel terreno. Si utilizza fresca. |
I risciacqui aiutano nel caso di infiammazione delle vie orali. E' buona nelle situazioni di pelle secca, eczemi, psioriasi ed irritazioni in genere.
In cosmetica l'infuso di Borragine aggiunto all'acqua del bagno pulisce e decongestiona la pelle.
Centrifugata con crescione e tarassaco dà un'ottima bevanda depurativa per la carnagione.
Uso in cucina
La borragine è una piante selvatica molto utilizzata in cucina. Si utilizzano le foglie, in genere dopo la bollitura, per eliminare la peluria.
Le foglie sono ottime fritte con la pastella oppure utilizzate per riempire ravioli e tortellini o semplicemente tritate e fatte a frittata.
Possono inoltre essere usate per aromatizzare le varie pietanza con il loro sapore asprigno che ricorda vagamente il cetriolo.
I fiori di borragine sono commestibili e possono essere usati come guarnizione di diversi piatti. Si possono congelare all'interno di cubetti di ghiaccio per dare una nota di colore alle bevande estive.
I fiori di borragine possono essere usati per colorare l'aceto.
La pianta di borragine contiene in piccola quantità di pirrolizidina (l'olio dei semi ne è privo), un alcaloide che può causare problemi al fegato se si mangia in quantità esagerata anche se è preferibile che le persone con problemi al fegato evitino di mangiarla.
Curiosità
Gli antichi romani ed i medici della Scuola medica salernitana consideravano la borragine un eccellente rimedio contro la malinconia.
I francesi e gli inglesi la coltivavano come un ortaggio e ne ricavavano una bevanda fresca estiva.
La borragine è una pianta che fornisce un nettare molto gradevole e molto ricercata dalle api che ricavano un miele con un aroma particolarmente gradevole.
E' uno dei componenti fondamentali del "preboggion" il mazzetto di erbe aromatiche tipico della cucina ligure.
Lnguaggio dei fiori
La Borragine non ha un significato "canonico" nel linguaggio dei fiori ma se vogliamo attribuirgliene unico sicuramente è quello delle contentezza e serenità.
Queste affermazioni sono dettate dal fatto che nel corso dei secoli, a questa pianta è stato attribuito un significato di allegria e forza e ne sono testimonianza le numerose tradizioni che l'accompagnano.
Gli antichi Celti erano soliti bere il vino con la borragine perchè dicevano che desse coraggio prima della battaglia.
Plinio addirittura diceva che era il famoso "Nepente" che Omero cita nel libro IV dell'Odissea che mescolata al vino dava allegria e oblio
" (...) Nel dolce
Vino, di cui bevean, farmaco infuse
Contrario al pianto e all'ira, e che l'obblìo
Seco inducea d'ogni travaglio e cura.
Chïunque misto col vermiglio umore
Nel seno il ricevé, tutto quel giorno
Lagrime non gli scorrono dal volto,
Non, se la madre o il genitor perduto,
Non, se visto con gli occhi a sé davante
Figlio avesse o fratel di spada ucciso.
Cotai la figlia dell'Olimpio Giove
Farmachi insigni possedea, che in dono
Ebbe da Polidamna, dalla moglie
Di Tone nell'Egitto, ove possenti
Succhi diversi la feconda terra
Produce, quai salubri e quai mortali;
Ed ove, più che i medicanti altrove,
Tutti san del guarir l'arte divina,
Siccome gente da Peòn discesa.
Il nepente già infuso, e a' servi imposto
Versar dall'urne nelle tazze il vino (...)"
Sir Francis Bacon ha scritto che era un rimedio per "combattere i fuligginosi vapori della polverosa malinconia". Anche la scuola salernitana la teneva in grande considerazione per le sue proprietà rilassanti "generatrice di buon sangue".
Nel 1500 il P. A. Mattioli (pubblicò "Commentario di Dioscoride" un ampio trattato di botanica) la raccomandava per i collassi cardiaci e calmante nei casi di febbre.
Alla fine del 1600, John Evelyn ha scritto nel suo "Elysium britannicum" che la Borragine è una pianta dalle virtù sconosciute per fare rivivere l'ipocondriaco e per ridare coraggio.
Giuseppe Donzelli, medico napoletano scrisse nel suo "Teatro farmaceutico" nel 1667 che l'acqua di borragine "è appropriata al cuore perchè lo rallegra e lo corrobora. Toglie l'immaginazioni cattive, acuisce la memoria e la mente, e discaccia dal corpo tutti gli umori cattivi. E' utile ai melanconici e frenetici".
E si potrebbero citare ancora tanti autori e testimonianze ..... una cosa è certa: la borragine (o boragine come molti la chiamano) è una pianta dalle virtù e qualità sorprendenti.
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