Il cumino (Cuminum cyminum) e' una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Ombrellifere ed originaria del Mediterraneo orientale e dell'Africa del nord, prediligendo climi molto caldi; alta circa 50 centimetri, ha foglie rade e finemente frastagliate, piccoli fiori bianchi o rosati raccolti in ombrelle. I frutti (chiamati impropriamente semi), che sono la parte usata in cucina, sono rossastri o verdognoli, di forma allungata con coste marcate ed estremita' appuntite; vengono raccolti quando iniziano a cambiare colore e messi quindi a seccare in un luogo ben aerato.
L'aroma del cumino e' intenso, pepato e leggermente amaro; per il suo gusto spiccato va usato in piccole quantita' per evitare di alterare il sapore di base dei piatti. Si puo' trovare intero o in polvere, ma e' preferibile acquistarlo intero per poi macinarlo prima del suo utilizzo, perche' il suo aroma tende a perdere facilmente la sua fragranza (che puo' essere maggiormente esaltata con una leggera tostatura in padella senza condimento).
Rappresenta un ingrediente fondamentale per la cucina nord Africana (ad esempio nel "cuscus" e nel "kebab"), del medio Oriente e dell'India (nei famosi "curries"); non troppo diffuso nella cucina mediterranea, e' invece molto apprezzato nel nord Europa, specie in Germania, Olanda e Inghilterra. Viene utilizzato nelle marinate di carne bianca e in quelle rosse da cuocere alla brace; i germogli freschi vengono invece usati per insaporire zuppe, minestroni, minestre e risotti. Nel nord Europa il cumino si utilizza per la preparazione di dolci, pani e liquori (come il tipico "Kummel").
Tra le sue proprieta' terapeutiche, spicca quella stomachica: stimola infatti l'appetito ed e' utile nei problemi digestivi.
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