Il crisantemo arriva dall'Oriente, il suo nome significa fiore d'oro: probabilmente il colore predominante per questo fiore era in origine il giallo.
Le prime notizie scritte sul fiore risalgono a 500 anni prima di Cristo, nella Cina di Confucio, il suo significato già allora era quello della vita che si rinnova.
Anche dopo l'introduzione in Giappone conservò lo stesso significato: in questo Paese il crisantemo riveste probabilmente l'importanza e la popolarità che in Occidente ha la rosa, infatti in Giappone esistono interi giardini dedicati solo a lui.
In Europa la prima vera classificazione del fiore, che equivalse al suo debutto in società, risale al 1735 ad opera di Linneo.
Potremmo spiegare con una leggenda il perché questo fiore rappresenta lo spirito della vita che si rinnova, anche se da noi rappresenta l'omaggio ai defunti per eccellenza:
una bambina vegliava in lacrime la sua mamma moribonda, pregando gli spiriti di non farla morire lasciandola così sola.
Uno Spirito fu commosso dalla sua preghiera e comparendole davanti le porse un fiore con cento petali dicendole: quando verrà la Morte per prendere la tua mamma, dalle questo e dille che gli spiriti ti hanno concesso di passare ancora con lei tanti giorni quanti sono i suoi petali.
Appena lo spirito scomparve la bambina si mise al lavoro, riducendo ogni petalo in tantissime striscioline sottili, cercando di non danneggiarne alcuno.
Quando arrivò la Morte, già avvisata dallo Spirito che era stata fatta una concessione speciale a quella bambina, si ritrovò davanti un fiore con un numero infinito di petali e, pensando ad uno scherzo degli spiriti ai suoi danni, decise di non portare la donna al loro cospetto ancora per molto, molto tempo e disse alla bambina: anche io voglio farvi un regalo: tu e la tua mamma starete insieme tanti anni quanti sono i petali del tuo fiore, e se ne andò.
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