Coltivato in Cina ben cinque secoli prima di Cristo il crisantemo o "Chrysanthemum" è noto per la bellezza e la varietà dei suoi colori, per le sue proprietà terapeutiche e il suo aroma in cucina...
E' la denominazione comune di molte varietà del genere "Chrysanthemum" che hanno fioritura estiva, autunnale a fiori semplici o doppi, annui o perenni. Originario della Cina, le sue tracce si perdono nella notte dei tempi, si pensa che venisse coltivato cinque secoli prima della nascita di Cristo. Nel suo paese d'origine è considerato il simbolo della vita e della gioia, per la bellezza, i colori e le tante varietà che ne fanno un fiore largamente impiegato in tantissime occasioni di festa. Il crisantemo passa dalla Cina alla Corea e quindi al Giappone che ne fece il fiore nazionale. Un crisantemo composto da sedici petali diventerà l'emblema araldico della famiglia imperiale, e simbolo del paese stesso. In Giappone il crisantemo otterà un grande apprezzamento, principalmente per l'estetica, per il suo significato/simbolo e per la possibilità del suo impiego in cucina. Non sono da sottovalutare le sue proprietà medicinali.
In Europa, i primi crisantemi furono diffusi alla fine del 1700, prima in Francia, poi in Italia, e in Inghilterra. In principio era una vera rarità esotica, ma col tempo se ne diffuse la coltivazione casalinga. I ricettari europei dei secoli scorsi lo ponevano ad un posto d'onore. In particolare il "Chrysanthemum vulgare", noto anche come tanaceto o erba amara, godeva di grande considerazione. Il suo particolare aroma era sfruttato per frittate, pasticci di carne, per il pesce, e crudo nelle insalate. Il tanaceto è ricco di proprietà salutari, fra cui quella di sollecitare l'attività della mucosa gastrica.
Quanto alla varietà chiamata "Chrysanthemum balsamita" o erba di San Pietro, coltivabile in orti e giardini, i suoi fiori attivano la secrezione biliare e sono utili contro le affezioni della cistifellea (un cucchiaio da tè di foglie tritate in una tazza d'acqua bollente - tre minuti d'infusione, tre volte al giorno).
Infine c'è il "Chrysanthemum cinerariaefolium" da cui si ricava il piretro un insetticida naturale. I petali più delicati di questo fiore possono essere aggiunti alle insalate, mentre gli altri possono profumare zuppe e minestroni, dare nuovi sapori ad arrosti di carne rossa o bianca, al pesce. Come sempre vi ricordo di usarli freschi e coltivati personalmente. Anche se il crisantemo, quello della grande distribuzione, è una pianta che per la sua robustezza e facilità di coltivazione non prevede l'uso di pesticidi o antiparassitari.
Ricette
FRITTATINA AI CRISANTEMI
Ingredienti per 1 persona:
- 1 uovo intero
- 1 cucchiaio di petali di crisantemo
- 1 cucchiaio di latte intero fresco
- un pizzico di sale marino
- una grattuggiata di zenzero fresco
- un pizzico scarso di pepe bianco
- olio extra vergine di oliva, fruttato
Sbattete l'uovo energicamente, aggiungendo latte, sale, pepe e la grattuggiata di zenzero (se piace, abbondare). Aggiungere i petali di crisantemo al composto, mescolare e versare nella padella antiaderente dove avrete fatto scaldare bene un poco di olio.
Abbassare la fiamma e cuocere a fuoco moderato, girare almeno una volta. La frittata deve risultare larga e sottile. Vi consiglio di non cuocerla eccessivamente. Servirla caldissima.
Raddoppiate o triplicate le dosi se gradite o se avete ospiti, ma fate sempre frittatine singole e servitele piegate a triangolo.
BISCOTTINI AI CRISANTEMI
- 15 grammi di petali di crisantemo
- 200 grammi di farina di riso
- 1 tazza da tè di purea di zucca
- 3 cucchiai di purea di castagne
- un pizzico di sale marino
- un cucchiaio di zuchero di canna
- un cucchiaio di cannella in polverre
- 2 foglie di alloro
- poco latte fresco, intero
- olio extra vergine di oliva, fruttato
Mettere a lessare le castagne in abbondante acqua fredda, con le foglie di
alloro e un pizzico di sale. Una volta cotte tagliatele in due parti e con l'aiuto di un cucchiaio vuotatele del contenuto, realizzando il quantitativo di purea che vi serve. Procedete nello stesso modo con la zucca precedentemente cotta a vapore e lasciata raffreddare.
Sulla spianatoia versate a fontana la farina di riso, unite tutti gli ingredienti: le purea di castagne e di zucca, un pizzico di sale, lo zucchero di canna, la cannella, i petali di crisantemo. Dovrà risultare un impasto molto consistente. Per aiutarvi ad unire il tutto, potete usare qualche goccia di latte. Stendete una sfoglia dallo spessore di un centimetro e tagliatela nelle forme che preferite. Se possedete stampini particolari taglia-biscotti usateli, ricliclando gli scarti fino ad esaurimento. A questo punto ungete una teglia da forno, adagetevi i biscotti e infornate in forno preriscaldato (meglio se ventilato) a 180 gradi per 15 minuti circa.
Controllate la cottura. Serviteli freddi insieme a una tazza di te verde bollente, dolcificata con pochissimo miele di acacia.
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