Che la faccenda dell’essiccatore non fosse chiusa, ma che al contrario fosse una storia di quelle destinate a durare era nell’aria secca e ventolata che si respira in casa da quando lui è arrivato.
L’unica difficoltà è che richiede tempo e un po’ di pazienza, perché quasi tutte le materie che mangiamo sono zuppe d’acqua e perché lui, l’essiccatore, ci mette ore a toglierla producendo nel frattempo un respiro rumoroso e continuato. Ma è pur vero che ci si abitua e poi vuoi mettere la soddisfazione?
Dopo il dado, i lamponi e le meringhe, i funghi, i porri e l’erba cipollina è venuto il momento dei fiori e soprattutto dell’alchimia dei sali. Barbara, qualche settimana fa mi aveva portato dei fiori di calendula raccolti nel bosco assieme a una nidiata di finferli. Il bouquet era arancione e profumato ed è durato parecchio. Poi, quando è stato chiaro che non avrebbe avuto molto altro futuro davanti, dal vaso è finito nell’essiccatore e di lì di corsa in un barattolino in vetro per sigillarne il profumo. L’idea di farne sale è venuta poi, e quasi per caso, maneggiando il sedano rapa: ad aroma infatti sono forti tutti e due e c’è qualcosa che li accomuna pur distinguendoli, che sia l’odore dell’autunno?
Ingredienti
un bouquet di fiori di calendula
mezzo sedano rapa
sale fino
Separare le corolle dei fiori dallo stelo e seccarle con l’essiccatore o in alternativa nel forno a bassa temperatura con lo sportello socchiuso. Sbucciare il sedano rapa, affettalo sottilmente e seccarlo allo stesso modo.
Una volta secchi, separare i petali dei fiori, raccoglierli in una ciotola assieme al sedano rapa (perfettamente disidratato) pesare il tutto e aggiungere una pari quantità di sale. Mettere tutto nel frullatore e polverizzare. Conservare subito in piccoli barattoli di vetro per non perdere nulla del profumo.
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